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_DarkPrince_
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Tutto ciò che è tuo spetta a me di diritto, e mio dovrà essere.
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Era da un po' di tempo che non facevo dei sogni influenzati dalle letture che stavo facendo.
Il primo sogno era abbastanza corto. Mi trovavo a casa mia e facevo su e giù per l'appartamento, facendo da guardia a mia madre che stava dormendo in camera sua. Entrando in soggiorno, noto un grosso animale sul divano. Avvicinandomi mi accorgo che si tratta di un pipistrello; ma non un pipistrello comune, era un più o meno come questo:
Cerco di arrivare il più vicino possibile all'animale e inizio a toccarlo con un dito (e vi giuro che mi sembrava vero al tatto!). Questo si gira e inizia a guardarmi con quegli occhioni spalancati per qualche secondo e poi spicca il volo. Io, come un povero scemo, inizio ad urlare qualcosa come: <<un vampiro! Un vampiro!>> e accorro alla finestra, aprendola e cercando di fare uscire il pipistrello enorme. Fortunatamente esce senza creare troppi problemi.
Il secondo sogno è altrettanto corto ma più intenso. Inizio il sogno con un qualcosa che mi dice che la mia città è in pericolo: un vampiro si aggira per le strade, aggredendo le persone e succhiandone il sangue (ma và?).
Parto con un paletto di legno in una mano e il martello nell'altra e l'stinto che mi dice di dirigermi verso il mare. Raggiungo gli scogli e scorgo un figura seduta su uno di essi. Qualcosa mi dice che ho trovato il mio vampiro. Mi avvicino cercando di non farmi scoprire, preparando il paletto per affondarlo nel cuore del mostro. Non appena sono nei pressi della figura, essa si gira e mi accorgo che il vampiro è una bellissima diciottenne. Bionda, occhi tra l'azzurro e il verde, faccia perfettamente ovale e il corpo esile ma comunque ben proporzionato, indossa un maglione di lana grigio chiaro e dei jeans attillati.
Mi blocco e mi rifiuto di ucciderla, non perché sono sotto un incantesimo o qualcosa del genere. Semplicemente non voglio. Essa si avvicina sorridendo e compie su di me quello che viene chiamato "Bacio Oscuro" o "Battesimo del Vampiro".
La scena si sposta con me e la mia "ragazza" nei pressi di un ristorante dove si sta svolgendo una festa notturna. Io sono nascosto dietro un cespuglio e cammino sulle quattro zampe. Sento i miei denti diventare sempre più acuminati e i canini diventare delle zanne, nella gola sento una sete tremenda.
Guardo con impazienza la ragazza in attesa di un suo segnale. Al suo accenno con la testa, faccio un balzo felino e corro verso l'entrata del ristorante. Appena faccio irruzione nell'edificio, cerco furiosamente una vittima. Salto addosso ad un uomo e l'ultimo ricordo che ho del sogno è quando affondo le mie zanne nel collo del pover'uomo.
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