Michael

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  1. derekhale97
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    Michael era il mio compagno di banco, nonché il mio migliore amico. Lui era davvero un bel ragazzo, lo ammetto. Il fisico allenato attraeva le ragazze e il suo viso le incantava. Lui aveva tutte le fortune: bell'aspetto, predisposizione genetica ad un fisico atletico, spiritoso, intelligente. Tutte queste qualità io non ce le ho mai avute. Il mio volto é deturpato dall'acne, il mio fisico non é all'altezza del suo ( sebbene io abbia ottenuto degli ottimi risultati in palestra ), non attraggo ragazze, sono timido, introverso e molto probabilmente neanche troppo furbo. L'amicizia che si é instaurata tra di noi sembrava essere duratura, credevo che niente e nessuno l'avrebbe mai scalfita. Man mano che gli anni passavano lui diventava sempre più popolare non solo con le ragazze, ma anche con gli altri ragazzi della scuola. Questo iniziava ad irritarmi. Mi chiedevo sempre : " Perché?! Perché lui ha avuto tutto dalla vita? Perché io devo sudare per ottenere qualcosa, mentre lui raggiunge all'istante i suoi obiettivi?!"
    Non riuscivo a capire. Capii soltanto che ero fottutamente geloso di lui.
    Più i giorni passavano più non gli rivolgevo la parola. La ragazza che da tanto tempo amavo, si era invaghita di lui. Iniziai ad odiarlo.
    Dovevo fare qualcosa.
    Lo incontrai una sera al pub. Era in compagnia della ragazza che amavo. Si baciavano di continuo. Lui mi vide e mi salutò agitando la mano e gridando il mio nome. Io lo ignorai. Non eravamo più compagni di banco, perché mi salutava?
    Quando la serata finì, uscì dal locale e accompagnò la sua ( mia ) ragazza a casa. Io li seguii silenziosamente, appena lei aprì il portone di casa sua ed entrò, mi avvicinai all'auto di Michael. Gli feci cenno di abbassare il finestrino e lui acconsentì. << Scendi, ti voglio parlare>> gli dissi. Prontamente lui scese dall'auto. Appena lo ebbi di fronte, iniziammo a parlare e gli chiesi scusa per averlo ignorato tutto questo tempo. Ci riappacificammo. In seguito ci abbracciammo, purtroppo per lui, avevo delle brutte intenzioni.
    Nella mano destra stringevo un coltellino a scatto e senza pensarci su, lo accoltellai alla schiena mentre lo stringevo tra le braccia. Lui urlò dal dolore ma nessuno lo sentì. Ritrassi il coltello dal suo dorso e con un movimento fulmineo, lo trafissi alla milza. Il sangue scorreva caldo sulla mia mano intorpitida dal freddo. In quel momento lo stavo guardando negli occhi e vidi la vita abbandonarlo lentamente. Prima che morisse mi sorrise.
    Adesso lo capisco, Michael. Capisco perché mi sorridesti. Le tue qualità non erano finite. No, tu sei quel tipo che ha sempre l'ultima parola, qualsiasi cosa accada. Nonostante io ti abbia lasciato a terra, insanguinato e senza vita, il tuo corpo non lo hanno mai ritrovato.
    Adesso sei alle mie spalle, riesco a percepire il tuo respiro, immortale figlio di puttana.

    Edited by derekhale97 - 25/3/2015, 17:19
     
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18 replies since 23/3/2015, 15:33   710 views
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