La Ninna Nanna

BlackGuy

Posted on 19/8/2014, 00:33

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Ho sofferto di insonnia per un breve periodo della mia vita. Non so se lo avete mai provato, ma è veramente stressante: siete stanchi ma non riuscite a prendere sonno, continuate a girarvi e rigirarvi nel letto ma niente, rimanete svegli e vigili. Ho parlato di questo problema solo alla mia famiglia, e dopo un po' di tempo a mia madre è venuta in mente un'idea: ascoltare un po' di musica prima di coricarsi sotto le soffici coperte del letto. Inizialmente ero scettico, come posso riuscire ad addormentarmi se in sottofondo c'è del rumore? Ma ho voluto comunque fare una prova. Ho comprato una piccola radio e l'ho posizionata sulla scrivania in camera mia, ogni notte la accendevo su una stazione radio casuale e ascoltavo le sue canzoni.
Che ci crediate o meno, ha funzionato. La musica aveva un potere quasi ipnotico su di me, non riuscivo a stare sveglio per più di 10 minuti ascoltando le dolci melodie che uscivano dalla radio. Ogni mattina mi risvegliavo carico di energie e pronto ad affrontare qualsiasi sfida che il nuovo giorno mi proponeva. Era da moltissimo che non provavo una sensazione del genere, e non potevo fare altro che ringraziare mia madre per il prezioso consiglio e quella piccola radiolina che era riuscita a ridarmi la carica.

Era passato un mese dall'acquisto del marchingegno che mi cambiò la vita. Come ogni sera, mi misi sotto le coperte verso le 23.30 e accesi la radio. La mia camera fu inondata da canzoni di vario genere, ma che mantenevano tutte lo stesso tono rilassante quando, durante il passaggio tra una canzone ad un'altra, partì una specie di ninna nanna che non avevo mai sentito prima

Dormi, mio caro, dolce bambino
Rilassati un po' nel tuo bel lettino

Dormi, mio caro, dormi perchè
presto o tardi io verrò da te.

Nonostante la brevità della filastrocca, mi addormentai istantaneamente, come se fossi stato vittima di un sortilegio. La voce che la cantava era soave e rilassante, quasi innaturale, ed era accompagnata dal dolce suono di una chitarra. Mi risvegliai di mattina presto, erano circa le 7.30, e la prima cosa che mi tornò in mente erano i versi della canzoncina. Non avevo idea del perchè avessero deciso di inserire una ninna nanna tra una canzone e l'altra, ma di sicuro era molto efficace, ed il cantante aveva una voce melodiosa ed ipnotica.
Come sempre, affrontai la giornata al meglio e una volta giunta la sera riaccesi la radio. Stavo proprio per addormentarmi quando udì di nuovo quella canzone:

Dormi, mio caro, dolce bambino
Rilassati un po' nel tuo bel lettino

Un giorno ormai è già passato
e a casa tua son quasi arrivato

Questa volta, la ninna nanna non fece l'effetto sperato, anzi, mi lasciò con una sensazione di angoscia dentro per via degli ultimi due versi, seppure avesse la stessa voce armoniosa della notte precedente. Lo so che era solo una stupida canzoncina, ma decisi di spegnere la radio e non ascoltare più niente. Mi addormentai molto tempo dopo, e il risveglio fu disastroso. Mi sentivo sfinito e privo di forze, e come se non bastasse mi era venuto un forte torcicollo. Come avevo predetto, la giornata non fu delle migliori, e tornai a casa dal lavoro completamente distrutto. Invece di andare in camera ad ascoltare la musica, quella sera decisi di rimanere in sala a guardare un po' la tv. Trovai un bel film e mi rilassai sul divano per tutta la notte, ma quando i miei occhi erano ormai quasi completamente chiusi, sentì quella dannata ninna nanna provenire da camera mia:

Son arrivato, oh bimbo mio caro
Ed ho con me un dono assai raro

Non si tratta di giochi o trenini a rotelle
nè di dolciumi o caramelle

questo è un dono molto speciale
Per chi, come te, ha un destino fatale.

Improvvisamente, un brivido mi percorse la schiena. Il tempo sembrò fermarsi e l'aria divenne gelida. Stavo sudando ed ero paralizzato dal terrore. La voce, un tempo soave, ora risuonava terrificante alle mie orecchie, anche perchè sapevo una cosa: non avevo acceso la radio quella sera. Il sangue mi si gelò nelle vene quando vidi un' alta sagoma nera avvolta nell'oscurità che sbucava dal corridoio.

Oh, ma sei qui, mio bel pargolino
Vorresti scappare, grazioso pulcino?

Con me sono vani i pianti e i lamenti
perchè il Cantastorie non ha sentimenti

La vedi quest'ascia? è il mio dono speciale
Adesso dormi, mio caro, e non ti risvegliare!