Muslyumovo

L'inferno radioattivo

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  1. Static65
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    Se volete un'esperienza migliore, leggete il topic con questo album in sottofondo, visto che è strettamente correlato all'argomento: Cliccate qua


    Immaginate di crescere non sapendo che l'acqua che bevete, l'aria che respirate e il cibo che mangiate siano contaminati da rifiuti radioattivi.
    Immaginate di essere affetti da una malattia a causa delle radiazioni e di sentire i dottori che vi dicono che soffrite solo di una qualche "malattia speciale".
    Immaginate di scoprire 35 anni dopo che vicino casa vostra si sia verificato un incidente nucleare, e che le autorità lo abbiano tenuto segreto alla popolazione.
    Immaginate tutto questo e avrete solo iniziato a immaginare l'orrore di Muslyumovo.

    Muslyumovo si presenta a noi come un villaggio siberiano di circa 3.500 abitanti, sul fiume Techa.
    50 miglia a monte tuttavia vi è una delle zone più segrete che riguardano il programma di armamento nucleare sovietico: Mayak.
    Verso la fine degli anni 40, Stalin riunì i suoi migliori scienziati proprio lì, in un laboratorio di progettazione nelle vicinanze, il Chelyabinsk-70, per cercare di fermare il monopolio nucleare americano. I reattori di Mayak iniziarono a produrre il plutonio per le prime bombe atomiche sovietiche.
    Nel Febbraio del 1992, il segretario di stato americano James Baker fece visita a Chelyabinsk-70, mandando degli scienziati statunitensi in aiuto per la distruzione dell'arsenale radioattivo.

    Originariamente, gli abitanti di Muslyumovo furono vagamente informati sulla strategia militare. Quello che non sapevano, tuttavia, era che per i primi sei anni dell'operazione, scorie altamente radioattive sarebbero state riversate direttamente nell'acqua del fiume Techa.
    Costruito in assoluta segretezza e in tutta fretta tra il 1945 e il 1958, l'impianto Mayak è stato il primo reattore per la creazione di plutonio per il progetto atomico sovietico. In accordo con la procedura Stalinista, fu data la massima priorità, senza badare a spese, alla produzione di materiale idoneo alla preparazione di armi nucleari (plutonio, uranio e altri materiali fissili) tali da eguagliare la superiorità nucleare degli Stati Uniti in seguito ai bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki. Non fu prestata quasi nessuna attenzione alla sicurezza dei lavoratori o ad uno smaltimento responsabile dei rifiuti, e tutti i reattori furono ottimizzati per la produzione di plutonio, producendo diverse tonnellate di materiali contaminati e utilizzando sistemi per il raffreddamento a ciclo aperto molto semplici che contaminarono direttamente ogni litro dei migliaia di litri dell'acqua di raffreddamento che i reattori usavano ogni giorno.
    Nel 1956 un debole filo spinato fu eretto lungo le rive del Techa, con un segnale disegnato a mano che recitava semplicemente "Fiume chiuso. Vietato.", e, al tempo, nessuno spiegò ai residenti il perché della chiusura del fiume, o perché i villaggi a monte e a valle venissero evaquati. In una regione costellata di campi di prigionia politica, la gente era semplicemente troppo spaventata per chiedere.
    Perciò la gente continuò a nuotare nel fiume, a bere la sua acqua, a pescare, a portare il bestiame a pascolare. E lo scarico di scorie nel Techa fu solo il primo atto della tragedia nucleare di Mayak. Nel Settembre del 1957, una vasca di contenimento piena di rifiuti radioattivi esplose, spargendo questi materiali in un'aria popolata da circa un milione e mezzo di persone. I residenti di più di 200 città e villaggi vennero trasferiti...ma non quelli di Muslyumovo.
    Come se questo non bastasse, nel 1967 la siccità trasformò i rifiuti radioattivi del lago Karachay (considerato oggi come il punto più inquinato del pianeta terra) in polveri di limo, che i venti sparsero nell'area circostante.
    Solo dal 1990 la gente di Muslyumovo conobbe la verità. Per quaranta anni i dottori furono costretti a mentire ai loro pazienti. La gente soffriva di malattie da radiazioni croniche e veniva solo detto loro che avevano una "malattia speciale".

    Le persone del posto dicono di essere state usate come cavie umane. Parlano di un esperimento governativo segreto che punta all'analizzare i differenti effetti della esposizione alle radiazioni da parte della specie umana.
    Nonostante gli avvertimenti, i pescatori continuano a pescare nel fiume, e in estate i bambini continuano a nuotare nelle acque tossiche. La maggior parte degli abitanti conosce i pericoli, ma sembra rassegnata al proprio destino. Non hanno abbastanza denaro per potersi trasferire in una zona più sicura. Altre sembrano ignorare il rischio.
    "Ci ammaliamo di cancro a causa degli atomi. Non possiamo vietare ai nostri bambini di nuotare nel fiume."



    Edited by Static65 - 17/8/2018, 01:50
     
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