Nosferatu il Vampiro

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  1. Roger Rabbit
         
     
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    Nosferatu il vampiro (Nosferatu, Eine Syphonie des Grauens) è un film del 1922 diretto da Friederich W. Murnau e scritto da Henrik Galeen liberamente tratto dal romanzo "Dracula" di Bram Stoker. Murnau dovette cambiare tutti i nomi per il copyright, ma i nipoti di Stoker gli fecero causa lo stesso e dovette distruggere tutte le copie tranne una che nascose. Nel '26 spuntarono fuori alcune versioni con i nomi cambiati secondo quelli originali. Nel 1930, all'insaputa di Murnau, Waldemar Roger realizzò, a partire da un negativo originale, una versione sonora intitolata Die Zwölfte Stunde (o anche Eine Nacht des Grauens). All'originale furono aggiunte scene girate per l'occasione in cui Hans Behal interpretava il ruolo di un prete e altre di tipo folkloristico-descrittivo, la cui musica fu composta da Georg Fliebiger.

    Questo film è una vera perla dell'Horror. Anche se è un muto del '22, la prima trasposizione cinematografica di Dracula, escluso un film russo perduto di cui non si sa niente (Drakula) e un film sempre perduto che c'entra poco e niente (Drakula Halalà o Dracula's Death).
    La regia è davvero pioneristica, e per l'epoca gli effetti speciali sono davvero ottimi e sa dovessi dare un giudizio direi che oggi si potrebbe fare molto di più, ma sono ancora oggi fatti molto bene.
    Un capolavoro del cinema espressionista, la miglior opera di Murnau. Suscita un terrore antico e nascosto, questo film vi spaventerà senza che ve lo aspettiate ne lo sappiate.

    Cast:

    Gustav von Wangenheim: Hutter
    Max Schreck: Conte Orlok
    Greta Schröder: Ellen Hutter
    Alexander Granach: Knock
    Georg H. Schnell: Harding
    Ruth Landshoff: Annie
    John Gottowt: Professor Bulwer
    Gustav Botz: Dottor Sievers
    Max Nemetz: Capitano del Demeter
    Wolfgang Heinz: Primo marinaio
    Albert Venohr: Secondo marinaio
    Guido Herzfeld: Oste
    Hardy von Francois: Medico dell'ospedale
    Heinrich Witte: ?

    Trama:

    1838, il giovane Hutter lavora presso un'agenzia immobiliare a Wisborg. Una mattina il suo principale Knock riceve una richiesta dalla Transilvania da parte del Conte Orlok, desideroso di prendere casa in paese. Il sensale decide di mandare Hutter dal Conte per firmare gli atti di compravendita, nonostante il viaggio fino ai Carpazi non sia privo di pericoli. Anal Hutter si mette in viaggio, noncurante degli oscuri presentimenti della moglie Ellen, lasciandola in affidamento all'amico Harding e a sua moglie fino al suo ritorno.
    Avvicinandosi alla sua meta....Hutter entra in contatto con le superstizioni della gente locale, convinta che il castello del conte sia posseduto da forze oscure. Particolarmente temuta e mitizzata è la presenza di Nosferatu, vampiro sanguinario che si nutre del sangue delle sue vittime e dorme in bare riempite di terra contaminata dalla peste nera.
    Finalmente Hutter raggiunge il suo cliente, che si rivela subito cortese ma alquanto sinistro. Bastano pochi giorni perché egli si renda conto che il conte incarna tutte le caratteristiche del famigerato Nosferatu, di cui egli stesso è vittima immemore durante le notti al castello. Hutter finisce rinchiuso nella sua stanza, da cui può scorgere il conte far partire un carico di bare piene di terra, presumibilmente diretto a Wisborg.
    Il conte stesso si mette in viaggio all'interno di una delle bare. Una volta evaso dal castello, Hutter fa rientro alla sua città natale per riabbracciare la moglie, che nel frattempo era stata turbata da continui presagi notturni. La maledizione di Nosferatu, però, comincia a rendere sempre più cagionevole la salute del protagonista.
    Nel frattempo il suo titolare Knock aveva cominciato a dare segni di pazzia, finendo rinchiuso in cella. Egli era vittima della volontà del conte Orlok fin dall'inizio. Il conte, dopo un lungo viaggio via mare durante il quale stermina l'intero equipaggio, prende possesso della sua nuova casa, situata di fronte a quella di Hutter, da cui nottetempo scruta la sua nuova vittima: Ellen.
    Assieme al conte arriva a Wisborg anche l'epidemia di peste, che miete vittime per le quali la popolazione cerca in Knock (nel frattempo evaso) il capro espiatorio, accusandolo di essere un untore. Ellen apprende che l'unica strada per sconfiggere il conte e la sua epidemia è quella di esporlo alla luce del sole, e per raggiungere questo obiettivo si sacrificherà dissetandolo del suo sangue fino ad alba inoltrata.
    Assieme al conte Orlok svaniranno anche la terribile epidemia e la maledizione che aveva colpito Hutter.

    Leggende sul Film:

    Intorno alla figura del Conte Orlok interpretato da Schreck aleggiano molte strane leggende; secondo alcuni, sotto il trucco mostruoso del conte Orlok non si celerebbe Schreck, ma lo stesso Murnau, irriconoscibile. Altri sostengono che Murnau si sia recato nei Carpazi per cercare un vero vampiro. Le strane leggende sono state alimentate nel tempo anche a causa della curiosa coincidenza legata al significato del nome Max Schreck che, in tedesco, suona come "Massimo Spavento". In realtà, benché la coincidenza del nome sia curiosa (e sia stata peraltro sfruttata dallo stesso Murnau), l'ipotesi dello Schreck attore sembra essere confermata dagli annali di teatro, dove tra i protagonisti minori vi sono citazioni riguardanti un tale Max Schreck, che nelle foto d'epoca appare sorridente ma sinistramente somigliante al conte Orlok.
    Alla storia della lavorazione del film è dedicata una pellicola del 2000 del regista E. Elias Merhige, dal titolo L'ombra del vampiro, nella quale Murnau è interpretato da John Malkovich e Schreck da Willem Dafoe. Nella visione fornita dal film, si cavalca l'ipotesi che Max Schreck fosse un vero e proprio vampiro e non un attore teatrale.

    Conte Orlok, diversamente Dracula:

    Graf Orlok è fondamentalmente una rilettura fatta da Murnau del personaggio di Dracula, oltre che della tradizionale immagine del vampiro nel folklore slavo. Il nome Orlok è foneticamente affine al romeno Ordog, ossia Diavolo, così come allo slovacco Vrolok (vampiro o lupo mannaro). Il termine Nosferatu invece, spesso utilizzato nel corso del film non in senso generico ma alla stregua di un nome proprio, riferito ad Orlok, deriva da un lato dal Nosferat (la "u" finale è un'aggiunta posticcia) romeno (non-spirato) dall'altro dal termine greco Nosophoros: "portatore di pestilenza".
    Nato forse, nel 1443 (citato nel film come l'anno di nascita del primo Nosferatu, con probabile riferimento ad Orlok), il conte vive in un vasto e fatiscente castello in una zona remota della Transilvania. La sua esistenza è nota agli abitanti della regione vicina (che ne sono terrorizzati) e si presume che egli abbia occasionalmente viaggiato nel corso della sua lunga vita (la sua presenza in una città è di norma accompagnata da pestilenze e calamità).
    Il personaggio di Orlok è il perno del film Nosferatu il vampiro e presenta numerose chiavi di lettura. Se nel romanzo di Stoker la figura di Dracula, contrapponendosi alla repressiva e perbenista società vittoriana, incarnava il desiderio-timore di sovversione delle regole sociali e morali, Murnau attua una più specifica interpretazione psicoanalitica. Orlok, in questa chiave, è l'alter ego di Hutter, sfogo delle pulsioni nascoste nell'inconscio del giovane, presentato come un individuo dalla chiara immaturità emotiva (e sessuale), che trova sfogo nella sessualità deviata e aberrante di Orlok, il quale diventa a sua volta la risposta all'inappagamento sessuale di Ellen, al tempo stesso tentata ed inorridita dal mostro. Il mondo irrazionale e onirico in cui Hutter sprofonda nel viaggio e durante la permanenza al castello (dove, non a caso, Ellen può intervenire in sogno) è caratterizzato dallo scontro tra il giovane ed il suo alter-ego Orlok, con la vittoria del secondo. Nella seconda parte del film Hutter esce infatti quasi di scena, mentre Ellen deve ora confrontarsi direttamente con Orlok. Una più ampia lettura vede anche in Orlok un autentico Nosophoros, il portatore di una forza distruttrice che colpisce l'intera società, personificazione di un male che è parte dell'essere umano e che il mondo moderno ha malamente nascosto dietro l'odierna civilizzazione e che l'arrivo del vampiro fa venire a galla. L'azione diretta del Nosferatu è secondaria rispetto al male e l'orrore che egli è in grado di far scaturire attorno a se. Con il senno di poi, si è spesso voluto vedere in questa descrizione di un mondo impregnato di un male nascosto pronto ad emergere, una sinistra profezia del destino della Germania nel decennio successivo.
    Se la "vita artistica" del personaggio di Orlok, a differenza del multiforme Dracula, si esaurisce con il film di Murnau (lo stesso Herzog, pur affermando di considerare il film di Murnau la pellicola più importante mai prodotta in Germania e di voler stabilire attraverso il suo film, un collegamento tra il grande cinema tedesco del passato e il cosiddetto "nuovo cinema tedesco", ha scelto, forse per esigenze commerciali, di utilizzare il nome del personaggio di Stoker, mantenendo comunque, nel vampiro interpretato da Klaus Kinski, tutte le caratteristiche della figura di Orlok) la sua influenza sulla cultura popolare è immensa (sotto certi aspetti superiore persino a quella del suo "collega" letterario). Innanzitutto le ormai abusate letture freudiane della figura del vampiro, sebbene intuite anche da Stoker, sono state rese esplicite dal film di Murnau. Persino la morte del vampiro a causa dei raggi solari, ormai un cliché ben noto del genere, risulta assente tanto in Stoker (il cui Dracula si muove alla luce del giorno) quanto nei suoi predecessori, ed è stata introdotta di fatto da Orlok.
    Ma è soprattutto l'aspetto fisico del personaggio l'elemento destinato a incidere maggiormente nell'iconografia vampiresca (e non solo), valicando i limiti del cinema e del genere per diventare una delle icone più note e diffuse del nostro secolo, presente su loghi, manifesti, murales, opere pittoriche (l'omaggio di Francesco Mattotti). La sua figura appare ormai canonizzata all'interno del genere vampiresco (il Maestro in Buffy; i non morti di Le notti di Salem, diversi personaggi di Blade e Underworld) e altrove (Mr Burns ne I Simpson, Zio Fester ne La famiglia Addams, i remiani di Star Trek: La nemesi, gli "stranieri" di Dark City, la protagonista di un filler di Johnny il maniaco omicida, Kurt Barlow di Salem's Lot e altri).
    Da citare, inoltre, l'omaggio fatto da Patrice Leconte in Monsieur Hire, il cui protagonista presenta numerosi legami con Orlok. Graf von Krolok (anagramma di Orlok) è invece il nome del vampiro protagonista di Per favore non mordermi sul collo.
    Tra le successive apparizioni cinematografiche del personaggio, da segnalare la pellicola L'ombra del vampiro di E. Elias Mehrige, che ripercorre la lavorazione del film Nosferatu il vampiro, immaginando che il protagonista fosse davvero un vampiro. In questo film il ruolo di Schreck-Orlok è sostenuto da Willem Dafoe. Il Conte appare anche in una puntata di "Hai paura del buio?", dove esce da un maxischermo di un cinema e cerca di uccidere i proprietari di quest'ultimo.


    Altri film consigliati:

    Nosferatu, il Principe della Notte di Werner Herzog con Klaus Kinski nei panni del Conte

    L'ombra del vampiro (un dietro le quinte romanzato di Nosferatu il Vampiro) di Edmund Elias Merhige con Willem Dafoe nel ruolo di Max Schreck (il Conte)

    Metto qui il film completo sottotitolato in italiano



    Edited by Roger Rabbit - 25/9/2014, 17:27
     
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  2. JusTChuck
         
     
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    Nice, non lo conoscevo...
    Condivido la tua opinione, davvero ben realizzato ed è reso ancora più interessante dalle leggende che ruotano intorno al Film.
     
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  3. Roger Rabbit
         
     
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    CITAZIONE (JusTChuck @ 16/4/2014, 09:36) 
    Nice, non lo conoscevo...
    Condivido la tua opinione, davvero ben realizzato ed è reso ancora più interessante dalle leggende che ruotano intorno al Film.

    Già ora ti consiglierei di vederti anche il Nosferatu di Hezog.
    L'ombra del vampiro invece non l'ho visto.
     
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  4. CreepyTizio42
         
     
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    Eh. Il capolavor è capolavro.
    Peccato la recitaizone dei personaggio faccia caha.
     
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3 replies since 22/3/2014, 21:32   386 views
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