Niente dei, niente padroni
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A pochi isolati da casa mia, in una via del centro storico di Napoli, è presente un complesso archeologo senza un nome preciso, situato in Via San Carminiello ai Mannesi, e da questo gli è stato attribuito il nome di "Complesso di San Carminiello ai Mannesi".
È attualmente chiuso per motivi sconosciuti, ma non lo è stato sempre. Fu aperto un po' di anni fa e usato come "parcheggio", siccome ha un prato laterale molto ampio, eccovi una foto trovata sul web:
Il complesso ha moltissime grotte sotterranee, dove non si vede la benché minima particella di luce. È possibile vedere una grotta in questa immagine; come noterete c'è un piccolo spazio molto buio, quella è una delle entrate alle grotte sotterranee del complesso.
Vi posso assicurare che pure in pieno giorno, se ci si mette all'entrata della grotta non è possibile essere visti. Sembra quasi uno scherzo.
Visto di giorno il complesso non sembra presentare alcuna anomalia, ma di notte, incute timore in qualsiasi persona, ve lo posso assicurare!
Ma non è questo il punto fondamentale, il fulcro della questione sta nelle "leggende" che girano su quel posto. Sì, qui dalle mie parti quando si parla di quel complesso (chiamato da noi "Cienzo") è come se si parlasse di un luogo infestato, dove si manifestano cose paranormali. Alcuni dicono di aver visto delle luci, cosa impossibile poiché è un complesso storico e non ha niente che può emettere luce, soprattutto nelle grotte. Altri giurano di aver sentito qualcuno piangere e la gente che abita in quella via ci dice di stare lontani.
Io e i miei amici, ovviamente, abbiamo cercato di entrarci, questa estate. Andavamo verso le 22, ogni sera quasi, volevamo vedere se realmente facesse paura. Il primo giorno nessuno ebbe il coraggio di entrare, e tornammo indietro.
Il secondo giorno riuscii ad entrare, ma da solo. Scesi dal cancello e iniziai a fissare un punto in particolare. Durai tre secondi prima di scappare, non so perché, ma avvertii qualcosa. Feci chiasso nel scavalcare il cancello e pertanto si affacciò una signora che minacciò di chiamare la polizia se avessimo provato di nuovo ad entrare nel complesso. Così tornammo indietro. Io, incuriosito da quella sensazione, organizzai per un altro giorno, dove avremmo dovuto entrare TUTTI.
Arrivò quel giorno, ci armammo di torce e di tutto il necessario per entrare, soprattutto di coraggio. Andammo di nuovo, e dopo un po' di chiacchiere decidemmo finalmente di entrare. Eravamo circa 12, una piccola parte del gruppo voleva "divertirsi" spaventando noi, tirando delle pietre e facendo casino. Scavalcammo il cancello uno alla volta, e io fui il primo. Entrammo tutti, la maggior parte restò al cancello e io tentai l'azzardo di avanzare. Avevo paura di guardare in quelle oscure grotte, ma quando stavo per avvicinarmi e prendere coraggio sentimmo tutti un cane che abbaiava, il suono proveniva dalla grotta. Io feci dei passi indietro e andai vicino al cancello, molti dei miei amici erano addirittura già fuori ed ecco che si affacciò ancora quella signora, cacciandoci aggressivamente.
Dopo quella serata non andammo più di notte, ma vista la curiosità di visitare il complesso (tra l'altro pericolante), decidemmo di andare di giorno. Faceva molta meno paura, quindi entrammo e visitammo prima l'esterno. Salimmo addirittura in cima al complesso, c'era una vista assurda, ma quello che ci interessava erano le grotte.
All'entrata del complesso c'è un cartellone che raffigura la pianta interna del complesso, con tutte le grotte. Sembra quasi un labirinto.
Notammo che c'era una stanza centrale, quasi impossibile da raggiungere, con una specie di "fontana".
Quando il complesso era aperto, c'erano delle guide che portavano i turisti a fare visita alle grotte, ma una volta chiuso nessuno conosceva bene l'interno. Volevamo comunque raggiungerla, ma all'entrata della prima grotta, riuscimmo a scendere delle scale, fino ad arrivare dove era praticamente IMPOSSIBILE vedere. Ci fermammo e sentimmo dei rumori di qualcosa che cadeva. Come al solito scappammo e da allora non tornammo più.
Espongo questo caso interessante a voi del forum perché ho una proposta da fare. Sto organizzando con alcuni dei miei amici, uno di questi giorni (forse più in là), una visitina con tanto di torce e videocamera/smartphone, per documentare l'"escursione". Ovviamente cercheremo di andarci di notte, per quanto possa essere pauroso. Infatti non aspettatevi un unico video, perché molto probabilmente ci vedrete correre nella maggior parte dei casi  .
Prima di lasciarvi alle opinioni, voglio raccontarvi una piccola "storia" che gira sul posto.
Si dice che in quel luogo, di notte, SOLTANTO di notte, si aggira per il complesso una persona con un cane. Non una persona qualsiasi, lo chiamiamo "Mezza Faccia", perché si dice che abbia metà della faccia bruciata. Era un parcheggiatore che lavorava nel complesso, scomparso nel nulla. Forse, per quanto possa essere strano, non ha mai lasciato quel luogo.
Non ha nulla di strano, se non fosse per il fatto che chiunque lo incontri diventa il pasto del suo cane, o forse... il suo.
Ovviamente è una storia che gira, ma comunque tiene lontani molti curiosi.
AH, inoltre, sulle mura del complesso sono presenti tantissimi graffiti. Cose sugli alieni, sugli Illuminati, ma quello che si distingue è una faccia che piange. Dalle nostre parti, quando si trova quel graffito, vuol dire che c'è un'entità che si lamenta, di notte.
Vi terrò aggiornati! 
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