Rage

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  1. Tyler Durden Übermensch
         
     
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    oeil_du_diable___demon_eye_by_reo_magunezu-d5mj26s

    Capitolo 1

    Insensibile

    Mi guardo allo specchio e vedo un mostro.
    No, non quel genere di mostro.
    E no, non è quel genere di racconti questo.
    Nessuna creepypasta, nessun vicino che si trasforma in un demone tentacolare o volti spaventosi che ti osservano dagli spiragli bui della tua porta socchiusa.
    Questa è la semplice eppure terribile realtà.
    Mi guardo allo specchio e il mostro si lava i denti, svogliatamente nella noia del mattino.
    Sono un mostro si, ma dalle fattezze umane.
    No, non sono un demone che possiede il corpo di un povero diavolo se ve lo chiedete.
    Io sono il mostro dell'insensibilità.
    Mi aggiro assieme ai miei simili, dandomi ogni giorno l'illusione di avere uno scopo per cui vivere, passo le notti rese fredde dai sogni infranti per piangere a causa di persone che ti hanno reso la vita bellissima e poi se ne sono andate via.
    Si, parlo di persone del gentil sesso, ovvero le persone che ti portano la sofferenza.
    E poi piango per i miei vecchi amici, persi nei vincoli sacri e costrittivi del matrimonio, e io solo nel letto a piangere senza un motivo che mi illudo sotto le coperte, ultimo mio spazio di anarchia.
    Mi sveglio e allo specchio vedo un mostro.
    Vedo un mostro.
    Vedo un insensibile.
    Vedo un uomo reso disilluso da altre persone.
    Vedo un uomo sempre più oppresso nei vincoli sociali che ti stringono come due mani gelide attorno al collo.
    Vedo un uccello bellissimo con le ali tagliate, riverso nel suo sangue.
    Vedo l'uomo medio.

    Capitolo 2

    Lavoro

    Prima che vi mettiate a contare le innumerevoli somiglianze tra me e il protagonista anonimo di Fight Club, sappiate che non sono un colletto bianco.
    Ho 25 anni e sono un investigatore privato.
    Tutti mi dicono "complimenti per la tua giovane età" oppure "sei uno dei più giovani nel tuo campo, sentiti realizzato".
    Il giorno che capiranno che loro non sono un cazzo di nessuno per dirmi come mi devo sentire io sarò già morto.
    Se non sei povero non puoi lamentarti.
    Se non sei una minoranza di qualsiasi tipo non puoi lamentarti.
    Sei l'uomo medio e quindi sei maledetto, non puoi lamentarti perchè se no avrai tutti contro.
    Ma vabbè, vorrei rispondergli a sti sub umani ma sto zitto perchè sono un codardo, abbozzo quindi un sorriso e borbotto qualcosa che vuol dire tutto e vuol dire nulla.
    Io, uomo medio.
    Io, Ozymandias il decaduto.
    Tolto il grigio mondo, sono insensibile per un altro motivo.
    Sono insensibile per non impazzire.
    Come investigatore privato ne ho viste di tutte, genitori uccidere figli senza un motivo, figli uccidere genitori per motivi di eredità, intere famiglie compiere orgie illegali con bambini down rapiti nelle zone limitrofe.
    La famiglia, dove la falsità e l'ipocrisia regnano sovrane.
    Ma la cosa che odio di più sono i bambini spariti.
    La prima volta che scoprii il cadavere di un bambino violentato, in un dannato cespuglio, non potrò mai dimenticarlo, i suoi occhi vuoti che mi fissavano coperti da delle piccole, spente ciocche bionde, la madre che al telefono piangeva e la polizia che se la prese con me perché la madre mi chiamò per primo..
    La notte piansi come un bambino, piansi maledendo Dio e l'umanità, piansi fino a che gli occhi mi divennero rossi e mi ubriacai.
    Ho promesso a me stesso di cercare di non prenderla sul personale, di essere il più assente possibile nel mio lavoro.
    Inutile dire, il caso che mi venne proposto riguardava un bambino.
    Ma era qualcosa che non avevo mai visto.

    Capitolo 3

    Violenza

    La donna mi guarda, il colloquio è durato due ore.
    Lei è esausta, mi da la registrazione su chiavetta.
    Mi dice di capire chi lo ha fatto.
    Mi dice che la polizia non ha potuto fare niente.
    Mi dice che il deep web è un campo minato su cui nessuno vuole passare, soprattutto se membro delle istituzioni.
    La donna se ne va e a me tocca il peggio.
    Che stronzo sono, come posso pensare che il peggio sia mio?
    È lei che sa che il figlio è morto in quel modo, non io.
    Io non ho figli, e i miei amori sono tutti finiti e ricordarli è come appoggiare il mio pene su dei vetri rotti.
    Accompagno la donna alla porta e poi, al buio metto la chiavetta col file al computer e faccio il mio dovere.
    ...
    Sono in bagno.
    Sono in bagno e la mia visuale è coperta dal vomito dentro al cesso bianco e splendente, contrasto ovvio tra rancido e pulito utile solo ai radical chic che si fanno le seghe fingendo di essere esperti di arte.
    Vomito per quello che ho visto.
    Il video parte, e una maschera è tutto ciò che si vede.
    Un tizio mascherato tira fuori un coltello, ignorando i pianti del bambino nella stanza buia.
    Il bambino piange.
    Piange mentre il coltello gli viene infilato sotto le ascelle.
    Piange quando il sangue scorre.
    Piange quando l'uomo, con lentezza indice di compiacimento, apre lentamente la sua pancia con un coltello.
    Poi l'uomo, in un delirio di lacrime, sangue e viscere, inizia a...
    Vomito ancora, mi guardo allo specchio e noto una lacrima.
    Questo caso sarà più difficile degli altri.
    Sono tornato sensibile.
    E voglio giustizia.

    Capitolo 4

    Amica

    Se dal precedente raccontato mi avete scambiato per un pessimista depresso vi sbagliate.
    Si, sono pessimista.
    Ma sono anche un cazzone che ama divertirsi, fare piccoli gesti che distruggono completamente la società del buonismo borghese.
    Chiamiamoli pure piccoli gesti reazionari.
    Una battuta, uno sguardo sfottente, mi basta questo per capire chi ho davanti.
    Ci sono tre tipi di persone: quelli come me, poi le persone medie, indaffarate sempre a decidere quale vestito di marca gli rappresenti, e poi i borghesi.
    Sia chiaro, con borghesi non parlo di "borghesia" nel senso stretto del termine, ma di una corrente di pensiero buonista e ipocrita di appariscenza, spesso diffusa nei benestanti e nei ricchi.
    Non punto a un inesistente "scontro di classe", sarebbe meglio un "risveglio collettivo".
    E se ve lo chiedete, no, non sono comunista.
    Ma nemmeno fascista.
    Anche se alcuni dei miei pochi amici rimasti sono militanti di Casa Pound.
    Tra cui lei, Luna.
    Ah Luna.
    Una fascista lesbica, che apparente contraddizione. Amorevole direi.
    Ma lasciate che mi spieghi.
    Con lei ho fatto le superiori e pure l'università.
    Bellissima, biondissima e simpatica.
    Rispetto a molti scarti di culo umano che si spacciano per esseri umani, io preferisco lei.
    La mia migliore amica.
    Da quattordicenne brufoloso e pseudo anticonformista che ero in prima superiore la presi subito in simpatia.
    Anche qualcosa in più.
    E non solo io.
    Dannazione, fosse stata etero avrebbe potuto avere tutti i ragazzi del mondo.
    Ma lei no, è lesbica.
    Così una ragazza come lei, bellissima, non ha mai avuto una relazione amorosa. Che mondo malato.
    Perfino io ho avuto una vita sessuale più attiva della sua.
    Una cosa scandalosa.
    Ma sto divagando.
    Stavamo sempre assieme, e tutti pensavano che fossimo fidanzati.
    Magari.
    Mi ricordo quando, alle superiori, le chiesi di uscire e lei mi disse che era lesbica.
    -Ma che cazzo di scusa è?!-
    E corsi a casa, pensando a lei tutta notte.
    Poi all'università presi pure delle botte per lei.
    Ben tre pugni sul naso, miracolosamente non rotto.
    Diciamo che la sua entrata in CasaPound non andava bene a certi antifascisti, ripetenti e figli di industriali.
    In barba al proletariato!
    Dopo quell'episodio lei si scusò mille volte.
    Come se fosse colpa sua le dissi.
    Ma, ripeto, sto divagando.
    Se questo fosse un racconto, e il mio sproloquio su Luna un capitolo, sarebbe un filler.
    Buffo, no?

    Capitolo 5

    Coca Cola

    Dio, sei morto.
    Come disse il Sommo Nietzsche.
    Ti abbiamo ucciso noi.
    Dove? È morto ad Auschwitz? O forse a My Lai? O magari nelle foibe? La lista è lunga...
    Ma la risposta è un altra, lo abbiamo ucciso noi.
    Noi bastardi indifferenti.
    Insomma, sto leggendo da almeno due ore documenti sulla pedopornografia online fornitomi dalla egregia polizia.
    E dopo due ore di queste letture abominevoli cosa provo? Noia.
    Noia.
    Noia!
    Da quando siamo diventati così insensibili?
    Di chi è la colpa?
    Vedo già i tuttologi di sto cazzo nei salotti TV dare la colpa ai videogiochi, o ai film, o alla musica metal.
    Nulla di più sbagliato.
    Bastardi figli di industriali che adorano puntare il loro dito del cazzo, se cercate il colpevole dovete puntare il vostro dito di merda da radical chic verso il vostro riflesso.
    Se noi siamo merda nulla attorno può interferire minimamente.
    La colpa è nostra.
    Solo nostra.
    Per non addormentarmi, annoiato da pagine su pagine di ultralink schedati, oggetti sessuali di cui non sapevo nemmeno l'esistenza e nefandezze di ogni tipo, bevo Coca Cola.
    Capitalismo made in botte.
    Mi sto imborghesendo.
    Dannazione, le superstar si rendono conto di starsi imborghesendo quando si vendono alle leggi del mercato, si comprano cose assurde nelle ville e tutti gli giustificano.
    Io bevo una bibita e mi sento una merda.
    Tuscè.

    Dai fogli noto qualcosa.
    Un logo apparente.
    Una sigla.
    Un nome.
    Apro il PC per controllare, skippo il video verso la fine per controllare.
    Trovato.
    Anzi.
    Trovati.
    Settanta frame di durata, una donna vestita da coniglio e sporca di sangue.
    NO LIMITS FUN.
    La più grande compagnia di contrabbando di snuff e pornografia infantile del deep web.
    Sono loro a cui do la caccia.
    Scolò soddisfatto la bottiglia capitalista, mentre tutto sommato penso che anche se loro sono peggio di me io non sia normale.
    Ma come diceva Rorschach:
    "Quando cammini per le strade in una città che muore per la rabbia, davanti a scarafaggi umani che parlano di eroina e pornografia infantile…ti senti normale?"

    Edited by Tyler Durden Übermensch - 24/9/2015, 15:56
     
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    Grazie mille :)
     
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    Mi ricorda un sacco Fight Club!! La adoro questa storia xD!!
     
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    CITAZIONE (Il Cerusico @ 29/8/2015, 01:09) 
    Mi ricorda un sacco Fight Club!! La adoro questa storia xD!!

    Grazie mille! Effettivamente prendo spunto dallo stile di Chuck Palahniuk...ma la storia sarà ispirata anche da 9MM delitto a luci rosse e al deep web in generale.
     
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  6. Tyler Durden Übermensch
         
     
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    Capitolo 5

    Coca Cola

    Dio, sei morto.
    Come disse il Sommo Nietzsche.
    Ti abbiamo ucciso noi.
    Dove? È morto ad Auschwitz? O forse a My Lai? O magari nelle foibe? La lista è lunga...
    Ma la risposta è un altra, lo abbiamo ucciso noi.
    Noi bastardi indifferenti.
    Insomma, sto leggendo da almeno due ore documenti sulla pedopornografia online fornitomi dalla egregia polizia.
    E dopo due ore di queste letture abominevoli cosa provo? Noia.
    Noia.
    Noia!
    Da quando siamo diventati così insensibili?
    Di chi è la colpa?
    Vedo già i tuttologi di sto cazzo nei salotti TV dare la colpa ai videogiochi, o ai film, o alla musica metal.
    Nulla di più sbagliato.
    Bastardi figli di industriali che adorano puntare il loro dito del cazzo, se cercate il colpevole dovete puntare il vostro dito di merda da radical chic verso il vostro riflesso.
    Se noi siamo merda nulla attorno può interferire minimamente.
    La colpa è nostra.
    Solo nostra.
    Per non addormentarmi, annoiato da pagine su pagine di ultralink schedati, oggetti sessuali di cui non sapevo nemmeno l'esistenza e nefandezze di ogni tipo, bevo Coca Cola.
    Capitalismo made in botte.
    Mi sto imborghesendo.
    Dannazione, le superstar si rendono conto di starsi imborghesendo quando si vendono alle leggi del mercato, si comprano cose assurde nelle ville e tutti gli giustificano.
    Io bevo una bibita e mi sento una merda.
    Tuscè.

    Dai fogli noto qualcosa.
    Un logo apparente.
    Una sigla.
    Un nome.
    Apro il PC per controllare, skippo il video verso la fine per controllare.
    Trovato.
    Anzi.
    Trovati.
    Settanta frame di durata, una donna vestita da coniglio e sporca di sangue.
    NO LIMITS FUN.
    La più grande compagnia di contrabbando di snuff e pornografia infantile del deep web.
    Sono loro a cui do la caccia.
    Scolò soddisfatto la bottiglia capitalista, mentre tutto sommato penso che anche se loro sono peggio di me io non sia normale.
    Ma come diceva Rorschach:
    "Quando cammini per le strade in una città che muore per la rabbia, davanti a scarafaggi umani che parlano di eroina e pornografia infantile…ti senti normale?"
     
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    Sarebbe meglio se incorporassi il nuovo capitolo nel post originale invece di metterlo come commento, alla lunga rischi che, se diventano più pagine, il lettore debba fare una caccia al tesoro per leggere tutto. Aggiungi i nuovi capitoli e chiedi a uno staff di mettere un annuncio in box
     
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  8. Tyler Durden Übermensch
         
     
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    CITAZIONE (KungFuTzo @ 23/9/2015, 22:30) 
    Sarebbe meglio se incorporassi il nuovo capitolo nel post originale invece di metterlo come commento, alla lunga rischi che, se diventano più pagine, il lettore debba fare una caccia al tesoro per leggere tutto. Aggiungi i nuovi capitoli e chiedi a uno staff di mettere un annuncio in box

    Fatto grazie :)
     
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