Il Corvo Notturno 2: I Predoni dell'Atlantico.

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  1. Mordekai The Summoner
         
     
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    Il Corvo Notturno 2: I Predoni dell’Atlantico.
    Episodio 7: Sbarco a Venezia.



    Durante le due settimane e mezzo di viaggio, Damon Valentine ottenne varie alleanze, aiuti da parte di ex pirati o marinai, riuscì ad ottenere la fiducia di molte persone che, in caso di pericolo, lo avrebbero aiutato e sostenuto fino alla morte.
    Giunti a Venezia, Damon rimase meravigliato dallo splendore italiano della Serenissima Repubblica di Venezia, strade ben articolate, palazzi ben costruiti con lo stemma della città, annunciatori ogni venti metri da loro, venditori di pesci, frutta e verdura, mercanti d’arte e tessitori. Tutto era nuovo per lui, mai vista una città così fiorente e bella agli occhi di un viaggiatore o di un eroe inglese.

    ‘’E’ una bella città, vero Capitano?’’

    ‘’E’ magnifica.’’

    Da una bancarella di un pescivendolo giunse un vecchio uomo incappucciato, si potevano notare le rughe molto pronunciate sugli zigomi e sotto gli occhi, una barba lunga e grigia, presentava molti nodi.

    ‘’Damon Valentine. Salvatore dell’Inghilterra e capitano d’oltre oceano.’’

    ‘’Come conosci il mio nome, vecchietto?’’

    ‘’Oh, tra i Predoni dell’Atlantico sei rinomato.’’ Con queste parole, l’anziano sconosciuto si tolse il cappuccio color mogano, rivelando un viso solcato da rughe sulla fronte e sulle guance anche, un occhio azzurro e l’altro verde e capelli brizzolati grigi.

    ‘’Hai detto Predoni dell’Atlantico? Non dirmi che tu…?’’

    ‘’Esattamente mio caro, sono il Predone più anziano. Siamo tre Predoni ormai. In passato eravamo 13, ma questi dieci furono massacrati e dati in pasto agli avvoltoi degli inglesi. Io mi sono rifugiato qui a Venezia e sono diventato un apprezzato venditore tessile. So, comunque, il motivo del tuo arrivo qui. Stai cercando i dobloni per la nostra spada.’’

    Damon era felice di sapere che i Predoni dell’Atlantico erano ancora vivi, almeno tre lo erano, ma non c’è molto tempo da perdere, la Spada dei Predoni non deve cadere in mani nemiche, soprattutto nelle mani di Walter Wanders, il nuovo capitano della Marina inglese. Pensavate che fosse lo scagnozzo del re? Quello è andato a dormire con gli squali.

    ‘’Enrico.’’

    ‘’Digame, messere Shawn. In cosa posso essere utile?’’

    ‘’Dovrai condurre il mio caro amico Valentine al ponte di Rialto questa sera, non appena il sole sarà tramontato.’’

    ‘’Come desidera, messere Shawn.’’

    Quella sera, il cielo era limpido e colmo di stelle. Damon era così incantato che non si accorse del lampione e ci andò a sbattere contro.

    ‘’Che tu sia dannato Poseidone.’’ Imprecò massaggiandosi il naso.

    ‘’Si è fatto…male signore?’’ domandò Enrico trattenendo una risata.

    Damon lo folgorò con una occhiata torva e carica di rabbia, ma sapeva che doveva calmarsi o sarebbe stata la fine.
    Giunti al ponte di Rialto, c’era Shawn, il Predone anziano, e vicino due colonne altri due uomini incappucciati, con un lungo mantello rosso e una spada nella loro mano.

    ‘’Non dirmi che…quelli sono gli altri due predoni Shawn?’’

    ‘’Esattamente. Io sono Benjamin, mentre lui, un po’ più giovane di me, è Alexander Lamber III. E’ un onore poterti incontrare Damon, o dovrei dire Corvo Notturno?!’’- rispose Benjamin Falco, un uomo alto, robusto di corporatura e di età compresa tra i 45-55 anni.

    ‘’Il mio nome è conosciuto da molte persone. Lo apprezzo. Ora, vorrei sapere il motivo per la quale mi avete convocato qui.’’

    ‘’Se posso permettermi di parlare, ti abbiamo convocato perché sappiamo dov’è la nostra spada. E’ su una nave militare inglese diretta sulle coste Americane, ma dovrà passare per l’Inghilterra per rifornimento di munizioni e viveri. Dovrai aiutarci a recuperare la Spada e distruggerla. Ha causato troppe tragedie.’’ rispose il Predone più giovane.

    ‘’E i dobloni che ho trovato?’’

    ‘’Quelli erano solo una prova per vedere fin dove potevi arrivare. E sei arrivato fino a Venezia, congratulazioni.’’

    Damon Valentine, abituato a situazioni bizzarre, questa lo sorprese in modo da fargli cedere la mandibola, come in un cartone animato. La sua sorpresa fu distolta da qualcosa che fluttuava dietro i tre Predoni.

    ‘’Ah, vedo che hai notato il nostro regalo per te. Come puoi vedere, quello è un nuovo mantello con apertura comandata. Basta che tu tiri quel filo sul colletto e uscirà un mantello rosso fuoco. Ti servirà per poter planare sulla nave. Domani giungeremo a Londra, prendendo la nave verso mezzodì. Ti stai chiedendo se l’informazione del furfante dei dobloni giunto a Venezia era esatta, suppongo. Beh…’’

    ‘’E’ stato un altro dei vostri trucchi per testarmi.’’

    ‘’Bravo, capisci in fretta.’’

    E così, i Predoni dell’Atlantico, con uno stratagemma, attirarono Damon Valentine da loro, così avrebbero avuto un’ultima occasione per entrare in azione per poi scomparire nell’oscurità della notte.
    Quel famoso giorno arrivò e Damon, con i Predoni, la ciurma della nave e i nuovi alleati arrivarono a Londra prima di mezzodì. Da lontano si intravedeva la Torre di Santo Stefano.

    Damon era sulla prua, in piedi, con lo sguardo torvo verso i traditori inglesi.

    ‘’Ammiraglio, sto venendo a prenderti!’’
     
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