Il canto della "megaptera"

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    #andamovie

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    Il 25 Febbraio 2016 il batiscafo “Fuka-sa III”, scomparso dal 13 Dicembre 2015, è stato ritrovato al largo delle coste delle Filippine.
    La Nakamura Ad ha subito mandato una squadra di esperti e il relitto, portato in gran segreto in uno stabilimento sicuro, è stato analizzato il giorno stesso. Ad un primo e superficiale esame sembra abbastanza integro e in buone condizioni, sul fianco sinistro sono stati rinvenuti dei graffi che non hanno intaccato l’integrità strutturale della macchina; profondi pochi centimetri (circa 3) sono compatibili con un lieve sfioramento di materiale roccioso, verosimilmente il lato di un canyon oceanico durante la discesa.

    Il “Fuka-sa III”, batiscafo di nuova generazione, trasportava un equipaggio di tre persone: l’oceanografa Margaret Miller, il dottor Aki Sato e il biologo Hiro Matzumoto, tutti e tre sono tutt’ora scomparsi.

    Il gruppo aveva il compito di raggiungere il fondo della Fossa delle Marianne, il punto di depressione oceanica più profonda conosciuta al mondo, allo scopo di raccogliere dati riguardanti gli strani dati ricevuti mesi prima della partenza della spedizione dalla nave ECOScan provenienti da più di diecimila metri di profondità.
    Quello che segue è un trascritto del diario di bordo.

    Fino a direttive differenti quanto scritto sotto è da considerarsi ALTAMENTE CLASSIFICATO.

    13 Dicembre 2015.
    Diario di bordo, capo della spedizione: dottoressa Margaret Miller.
    Siamo appena partiti per le oscure profondità della Fossa, sono molto emozionata e non vedo l’ora di scoprire cosa potrebbe aver prodotto degli echi tanto strani.
    Il Fuka è veramente meraviglioso e a stento ci si accorge di essere in un batiscafo, se penso che solo pochi anni fa questi cosi dovevano essere monoposto o addirittura senza equipaggio e non riuscivano ad arrivare dove andremo noi…
    Il batiscafo è composto da quattro sezioni: gli alloggi, la cambusa, il laboratorio e il centro di pilotaggio; è incredibile il salto in avanti fatto dalla tecnologia.

    14 Dicembre 2015.
    Diario di bordo, capo della spedizione: dottoressa Margaret Miller.
    I primi settemila metri sono stati spediti, ma adesso iniziamo a rallentare per permettere alla struttura di adattarsi alla pressione esterna. Considerando il gradiente verticale che aumenta di un’atmosfera ogni dieci metri circa, mi domando come facciano ad esserci organismi viventi.
    Ancora non abbiamo trovato alcun indizio, ma la strada da fare è lunga.

    15 Dicembre 2015.
    Diario di bordo, capo della spedizione: dottoressa Margaret Miller.
    Oggi toccheremo terra.
    Siamo tutti elettrizzati.
    Una volta arrivati inizieremo a raccogliere campioni di detriti del fondale e accenderemo l’ecoscandaglio per vedere se avremo ancora quelle strane risposte.
    Il professore Matzumoto ci ha fatto già fin troppe lezioni, ma è tutto veramente affascinante.

    16 Dicembre 2015.
    Diario di bordo, capo della spedizione: dottoressa Margaret Miller.
    Fondale toccato.
    Oggi alle quattro del pomeriggio il Fuka si è dolcemente adagiato su un soffice fondo sabbioso.
    Senza luce non riusciremmo a vedere nulla dall’oblò, ma anche con il nostro faro l’oscurità è impressionante: tutto è immobile e silenzioso, sembrerebbe non esserci alcuna forma di vita, comunque nulla che potrebbe aver mandato quei segnali.
    La radio è definitivamente morta, avevano detto che sarebbe potuto succedere vista la profondità, anzi, pare sia stato un vero miracolo sia durata tanto, ma devo ammettere che adesso che siamo isolati, provo un po’di paura e abbandono.
    Le profondità dell’oceano sono simili a quelle dello spazio sconfinato.

    17 Dicembre 2015.
    Diario di bordo, capo della spedizione: dottoressa Margaret Miller.
    Ci stiamo muovendo in direzione sud-sud est anche se a queste profondità perfino i più sofisticati mezzi hanno problemi ad indicarci con precisione dove stiamo andando. Non esistono mappe di questi fondali e le correnti che arrivano all’improvviso mi fanno paura, non vorrei finire contro la parete in basalto, un incidente quaggiù vuol dire morte certa.
    Le gambe meccaniche del Fuka si muovano con agilità anche se il terreno è più morbido del previsto, mi sarei aspettata un terriccio più compatto data la pressione, invece il batiscafo sembra affondare di diversi centimetri ogni volta che tocca terra.
    Ancora non abbiamo visto nulla di diverso da buio, rocce e polvere, ma l’entusiasmo è sempre dei migliori.

    18 Dicembre 2015.
    Diario di bordo, capo della spedizione: dottoressa Margaret Miller.
    Abbiamo trovato qualcosa.
    Non so cosa potrebbe essere e non so nemmeno come spiegarmela.
    Sembrerebbe una sorta di porta, un qualche tipo di struttura, ma quello che è certo è che non è naturale.
    La Fossa delle Marianne risale al corrugamento alpino-himalayano iniziato nel Cenozoico ed è impossibile che gli umani abbiano potuto fare qualcosa del genere.
    Il professore Matzumoto ha suggerito di provare a fare un’uscita, ma non sono convinta.
    Non siamo addestrati per fare una cosa del genere e nonostante le attrezzature che abbiamo, ci hanno sempre detto di usare le tute solo in casi di stretta necessità.

    19 Dicembre 2015.
    Diario di bordo, capo della spedizione: dottoressa Margaret Miller.
    Abbiamo scattato tantissime fotografie della “porta” e quando ci siamo andati sopra è successo qualcosa di meraviglioso: si è illuminata.
    La luce più forte e pura che abbia mai visto.
    È durato pochi secondi o addirittura frazioni di secondi, poi è tornato tutto normale.
    Matzumoto continua a dire che dovremmo provare ad interagirci in qualche modo, ma c’è qualcosa che non mi convince.

    20 Dicembre 2015.
    Diario di bordo, capo della spedizione: dottoressa Margaret Miller.
    Temo che non siamo soli.
    Qualche cosa ci ha urtati circa sette ore fa, non sembrava una raffica di corrente, né uno smottamento dovuto ad attività tettonica. Sembrava che qualcosa ci fosse passato vicino, qualcosa di grosso, ma dall’oblò non siamo riusciti a vedere nulla.

    Il faro è stato danneggiato e non riusciamo a vedere quasi più nulla, ma i dati che vengono con l’ecoscandaglio sono inquietanti: sembra che ci sia qualcosa di circa trenta tonnellate che gira qui, ma com’è possibile? Non abbiamo rilevato nulla fino a ieri.

    21 Dicembre 2015.
    Diario di bordo, capo della spedizione: dottoressa Margaret Miller.
    Di dati ne abbiamo abbastanza, ho deciso che la nostra spedizione dovesse finire oggi, ma non siamo stati capaci di ripartire. Abbiamo lanciato una diagnostica e il computer dice che tutto è a posto, allora perché non riusciamo a tornare a casa?
    Sato ha detto che potrebbe esserci qualcosa che ci blocca da fuori, io ne dubito fortemente, ma abbiamo deciso di andare a controllare, l’alternativa è quella di aspettare che finiscano le provviste…

    Matzumoto è scomparso.
    Lui e Sato stavano controllando l’esterno del Fuka e improvvisamente Matzumoto ha urlato qualcosa ed è scomparso.
    Sato è rientrato subito.

    22 Dicembre 2015.
    Diario di bordo, capo della spedizione: dottoressa Margaret Miller.
    Nel buio brillano degli occhi, qualcosa di antico e inquietante.
    Il batiscafo è ancora immobile, fermo ad esattamente diecimila novecento novanta quattro metri di profondità.
    Verso le sei del pomeriggio sono iniziati i canti, sembrano capidogli, ma è impossibile che arrivino fino a quaggiù.
    Sato è stato preso da un attacco di panico. Crede che tutto sia perduto e ha vaneggiato a lungo dicendo di voler provare a tornare in superficie utilizzando una delle tute.
    Ho provato a farlo ragionare, ma alla fine ho dovuto sedarlo.

    23 Dicembre 2015.
    Diario di bordo, capo della spedizione: dottoressa Margaret Miller.
    Mentre dormivo Aki è scappato. Ha preso una delle tute ed è fuggito.
    Dubito che possa superare i trecento metri, morirà di embolia, questo supponendo che sia stato capace di superare gli esseri.
    Continuano a cantare e a strusciarsi contro il Fuka, poco fa ho anche sentito il suono di artigli.
    Ma cosa sono.

    24 Dicembre 2015.
    Diario di bordo, capo della spedizione: dottoressa Margaret Miller.
    Ormai dubito che riuscirò a uscire viva da questa situazione, e pensare che avevo detto a mia figlia Tessa che sarei tornata in tempo per aprire i regali.
    Ho deciso di uscire anche io.
    Se devo morire, voglio almeno vedere cosa abbiamo trovato quaggiù negli abissi, voglio sapere chi è che canta ininterrottamente e vedere meglio quella porta.
    Molto probabilmente il Fuka rimarrà qui per sempre o quasi e queste mie parole rimarranno avvolte nel silenzio. La mia similitudine con lo spazio era più azzeccata di quanto avrei voluto, anche quaggiù nessuno può sentirti gridare, né sentirti chiedere aiuto o piangere.
    Tessa, bambina mia, mi dispiace.
    Spero che un giorno tu possa riuscire a perdonarmi.


    Il diario si interrompe qui.
    Aspettiamo le analisi della scatola nera e della memoria del computer di bordo.
    Tracce biologiche sono state ritrovate sui solchi rinvenuti sul batiscafo, il laboratorio le sta ancora analizzando.
     
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  2. Kingor N&A
         
     
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    Non è male come storia di mistero, interessante. Mi è piaciuta questa forma, sebbene non altamente originale. Forma ben stesa. Proporrei Fantasy.
     
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  3. Bark
         
     
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    Molto interessante, per tutto il racconto ho avuto stampata in mente l'immagine di una specie di leviatano in quella fossa. Complimenti, mi è piaciuto molto e ho provato la stessa ansia da isolamento e curiosità dei personaggi.
    Difficile dire dove smistarla: probabilmente la sezione migliore è Fantasy/Fantascienza.
     
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    Buon lavoro, non so se Avventura o Fantastico.
     
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    Mi è piaciuta, io dico che dovrebbe andare in Fantastico.
     
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    A mio parere non è assolutamente necessario un seguito.
    La storia mi è piaciuta davvero tanto ^_^
    Fantastico anche per me.
     
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  7. Bark
         
     
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    Pulisco e sposto in Fantastico.
     
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  8. Yaniv
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    Bellissimo. Mi ricorda molto "Il tempio" di Lovecraft.
     
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  9. BlackGuy
         
     
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    Bellissima. Mi è piaciuta molto
     
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8 replies since 17/11/2014, 18:04   180 views
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