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~Roluga
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Sarò breve. Brevissimo.
Sono ormai vegetariano da circa un anno e ho passato varie fasi lungo questo percorso. Sono fermamente convinto della mia scelta ma c'è ancora questo piccolo dubbio che non credo di aver superato completamente.
Per chi non lo sapesse io studio biologia molecolare, e in questi anni tra i tanti esami ho passato anche farmacologia e tossicologia che prevedono alla base del corso un ovvia accettazione della sperimentazione animale come strumento di studio e ricerca. All'inizio storcevo parecchio il naso, ma sono arrivato al punto in cui il mio pensiero si riassume in...
"Sacrifichereste la vita di pochi per salvare quella di molti?" frase sentita e risentita in moltissimi film e che poi l'eroe di turno faceva crollare con una risposta tipo "nessuno può prendere questa decisione, è moralmente sbagliato!" o giù di li.
Per me il tizio eroe ha ragione...ma nel complesso ha torto.
Spiego:
Io credo che un simile sacrificio vada fatto, per un bene più grande, tuttavia siamo molto presuntuosi a decidere con tale leggerezza le sorti di un essere vivente diverso da noi. Ci vuole coraggio, forza e coscienza di ciò che si sta facendo, ma va fatto.
Qualcuno potrà dire: "E se tu o una persona che ami venisse scelto per un esperimento da un essere vivente superiore non lo troveresti oltremodo sbagliato? Non ti ribelleresti?"
Ma ovvio che si, che domande! Combatterei con le unghie e con i denti se ne avessi la possibilità. Ma nella lucidità che ho in questo momento posso asserire che, se è per un bene più grande, allora sono disposto ad accettare la mia dipartita.
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