La Cattiveria, dilemma psicologico

Perché ci attrae?

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Nickname.jpg
        +1    
     
    .

    User deleted


    È una domanda che mi è sorta spontanea leggendo e guardando film. È una domanda strettamente legata al nostro hobbie se ci pensate, se ci siamo avvicinati a questo mondo è perché siamo stati attratti anche dai sinistri personaggi . Non sto parlando di quelli reali, di cui viene condannata ogni azione senza possibilità di rinvio a giudizio, la realtà è troppo dura, etica e moralità comune troppo presente ed infine una certa paura degli individui singoli di difendere questi per timore di essere additati anch'essi come cattivi, è sempre più facile omologarsi. Sto parlando di quelli che nascono dalle pagine dei libri, che vediamo sulle pellicole. Perché ci attirano? Forse perché mostrano più umanità di quanto non facciano i perfettissimi ed irragiungibili buoni? O forse perché i cattivi sono i miti dei vigliacchi (noi in fondo rare volte osiamo vendicarci senza pensare alle conseguenze)? Che ne pensate?
     
    .
  2.      
     
    .
    Avatar

    Tutto ciò che è tuo spetta a me di diritto, e mio dovrà essere.

    Group
    Member
    Posts
    7,998
    Creepy Score
    +146
    Location
    Dal lato oscuro della mia anima.

    Status
    Offline
    "Il male ha il suo fascino".
    E' l'unica frase che mi viene in mente leggendo il tuo post. Mi capita molto spesso, viaggiando nei forum dei vari cartoni, di incontrare un nutrito gruppo di fan dei cattivi.
    Perché ci attraggono tanto?
    Probabilmente perché il cattivo, restando sempre nell'ambito della fantasia, raffigura il peccato, la controtendenza, la voglia di potenza. Tutti vizi che fanno appello ai nostri istinti più bassi che, nella realtà, non possiamo (e non dobbiamo) mostrare. Ma sono sempre là, da qualche parte del nostro inconscio. E quando esce, sta a noi decidere da che parte stare: schierarsi con il cattivo che vuole riempire quella coppa senza fondo o con il buono che, comunque, agisce sempre per il bene della comunità.
    Poi boh non sono un psicologo e sarebbe meglio sentire altre opinioni. Se c'è ne sono. :asd:
     
    .
  3. Buggy
        +1    
     
    .

    User deleted


    Questo post mi ha fatto molto riflettere. In qualsiasi manga che leggo i miei personaggi preferiti sono i cattivi ed anche quando mi capita di guardare dei match di wrestling prediligo sempre il cattivo di turno. Secondo me faccio questa scelta perché mi attira il loro comportamento ma soprattutto mi piace essere "di nicchia" ovvero mi piace qualcosa/cuno che magari non ha tutti questi fan. Anche, ad esempio, quando seguo i tornei di Dota2 tifo sempre per quei team che magari non se li fila nessuno (naturalmente non c'entra nulla con il discorso dei cattivi ma ho usato questo paragone per spiegare il mio ultimo pensiero). Inoltre il male spesso distingue la Vita dalla Forma (mai sentito parlare di decadentismo in letteratura?) ovvero la Vita rappresenta tutto quello che vorremmo fare/sperimentare per quanto strano sia però siamo bloccati dal farlo per via delle imposizioni che vengono date dalla Forma ovvero gli usi e i costumi che ognuno di noi è costretto ad indossare per tutta la vita. Il male è ciò che spunta fuori quando togliamo la maschera che indossiamo ogni giorno (SBAM che poeta!)
     
    .
  4. Nickname.jpg
         
     
    .

    User deleted


    Era da un po' che non facevo un giro sul forum... Coooomunque, veramente belle risposte. Mi è piaciuta parecchio la digressione sul decadentismo, sopratutto perché ricalca l'idea dell'umanità di questi personaggi. Chissà che qualcun'altro non abbia voglia di condividere il proprio pensiero. Eh su non fate i cattivi!
     
    .
  5. Indigo.
        +3    
     
    .

    User deleted


    Vi siete mai chiesti perché nella Divina Commedia l'Inferno è più lungo del Paradiso? Penso che la malvagità sia in qualche modo più umana della "santità", o della bontà in generale, è molto più terrena e palpabile del senso di abnegazione a un ideale positivo.
     
    .
  6. Mustaine
        +1    
     
    .

    User deleted


    A me l'Inferno della Divina Commedia piace più del Paradiso.
    Capolavoro assoluto. :rock2:
     
    .
  7.     +1    
     
    .
    Avatar

    "Everyone wants to be Er Mortadella. Even I want to be Er Mortadella." ~ Cary Grant

    Group
    Veterano
    Posts
    2,446
    Creepy Score
    +457
    Location
    'A Califogna

    Status
    Offline
    Credo che la caratteristica più affascinante dei "cattivi" di ogni genere sia la scaltrezza, ancora meglio se nata dalla necessità di adattarsi e di restare a galla in un mondo duro e ingiusto.

    Prendiamo l'esempio del Joker della DC Comics:

    La nemesi di Batman non è altro che un cabarettista di scarso successo che, dopo una serie di disgrazie e una bella nuotata nelle acque reflue di una fabbrica di prodotti chimici, impazzisce e diventa un criminale psicopatico.

    Ok, sarà pure un bastardo, ma alla fine non è mica colpa sua, la colpa è della società.

    Risultato: uno dei cattivi più amati in assoluto.

    Ora analizziamo un'altro "cattivo", ovvero Joffrey Baratheon della serie televisiva "Il Trono di Spade":

    In pratica un bambino viziato che diventa re dopo la morte del padre, taglia la testa ad uno dei buoni, tiene in ostaggio la figlia del decapitato utilizzandola come suo giocattolo antistress personale, perseguita lo zio affetto da nanismo costringendolo a continue umiliazioni e, come se non bastasse, il suo comportamento causa una guerra da migliaia di morti.
    Muore al suo matrimonio (che maleducazione!) mangiando una coscia di piccione al cianuro.

    Dunque un cattivo in piena regola!

    Risultato: uno dei personaggi più odiati della storia letteraria e televisiva.

    Dunque a noi piace il cattivo, ma il fattore determinante non è la malvagità o l'empietà, bensì il carisma o l'intelligenza che presenta il personaggio.
     
    .
  8.     +2    
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Moderatore
    Posts
    1,406
    Creepy Score
    +312

    Status
    Anonymous
    Quoto totalmente i post precedenti, inoltre vorrei aggiungere che spesso i cattivi sono i più approfonditi dal punto di vista psicologico: cosa porta un cattivo ad essere tale? Ha avuto problemi da piccolo? Questi precedenti non giustificano le sue azioni, ma rendono molto più interessante il personaggio, rispetto al "protagonista buono" che è buono perché predestinato ad esserlo o perché lo è e basta. Per lo stesso motivo anche gli antieroi sono tra i più apprezzati, perché nonostante abbiano tutte le sfighe del mondo, compiono buone azioni in modo forse più sincero rispetto all'orfanello predestinato.
    Lo stesso orfanello è spesso portatore di valori (l'amicizia, l'onestà ecc.) che sono sì veri e apprezzabili, ma spesso stereotipati mentre il cattivo ha una visione più cinica e se vuoi più realistica della mente umana e delle sue azioni (l'amicizia spesso è falsa, l'onestà non è genuina ecc.) e lo rende quindi più simpatetico.
     
    .
  9. Altered Beast
         
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Nickname.jpg @ 29/9/2015, 20:50) 
    È una domanda che mi è sorta spontanea leggendo e guardando film. È una domanda strettamente legata al nostro hobbie se ci pensate, se ci siamo avvicinati a questo mondo è perché siamo stati attratti anche dai sinistri personaggi . Non sto parlando di quelli reali, di cui viene condannata ogni azione senza possibilità di rinvio a giudizio, la realtà è troppo dura, etica e moralità comune troppo presente ed infine una certa paura degli individui singoli di difendere questi per timore di essere additati anch'essi come cattivi, è sempre più facile omologarsi. Sto parlando di quelli che nascono dalle pagine dei libri, che vediamo sulle pellicole. Perché ci attirano? Forse perché mostrano più umanità di quanto non facciano i perfettissimi ed irragiungibili buoni? O forse perché i cattivi sono i miti dei vigliacchi (noi in fondo rare volte osiamo vendicarci senza pensare alle conseguenze)? Che ne pensate?

    Quando ero piccolo, guardando alcuni film o cartoni animati, mi veniva da tenere per i cattivi perché li sapevo già destinati alla sconfitta. Per questo a volte nasceva una specie di solidarietà, che mi faceva simpatizzare per loro! Ad esempio in "Rocky 4", mi veniva da tenere per Ivan Drago, poiché si sapeva già che contro Rocky avrebbe perso...
     
    .
  10. »Nv•
         
     
    .

    User deleted


    Il cattivo lo preferisco perché sicuramente più affascinante del buono, ha sempre qualcosa in più da raccontare, da dire. Anche in film come Blade, per quanto possa voler "bene" al protagonista, Frost ha quel che che per certi versi me lo fa piacere di più, la voglia di fare e di prendersi ciò che si vuole, insomma, quello che qualsiasi persona comune vuole.
    I cattivi sono i più belli semplicemente perché sono gli unici che hanno le palle di trasgredire.
     
    .
  11.      
     
    .
    Avatar


    Group
    Amministratore
    Posts
    11,021
    Creepy Score
    +1,272

    Status
    Anonymous
    Mi viene in mente quella citazione famosa di De André, "per chi viaggia in direzione ostinata e contraria [...]": sempre più spesso i cattivi in letteratura non sono l'incarnazione del male assoluto (tranne negli high fantasy e nelle opere di bassa lega), bensì sono appunto i personaggi più umani, quelli che incarnano le nostre debolezze, i nostri istinti repressi, ma anche quelli che vanno contro l'establishment, combattono contro le leggi della società per una loro idea di mondo che spesso i buoni sono troppo superficiali per comprendere, o troppo legati alla propria etica.
    E' facile, quindi, che il nostro anticonformismo innato, il nostro non sentirci a pieno parte della società (e bene o male questa caratteristica è presente un po' in tutti noi) ci spinga verso quei personaggi incompresi, che l'autore propone come cattivi e che la società stessa ci convince a rinnegare.
    Tuttavia, molto raramente (cioè mai, credo) mi è capitato di leggere un'opera in cui il cattivo realmente trionfasse sul buono e magari dimostrasse che la sua idea, benché difficile da accettare, fosse la più valida. Tutte le storie (o gli archi narrativi di una storia) finiscono con il cattivo che muore o diventa buono, rinnegando sé stesso, nel migliore dei casi la sua sconfitta riesce solo a scalfire l'etica del protagonista e mettere in discussione (ma solo in parte) gli ideali per cui ha combattuto
     
    .
  12.      
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    2,365
    Creepy Score
    +58
    Location
    Ostia Lido

    Status
    Offline
    Concordo con Medea, i cattivi sono i più interessanti e realistici, anche io tifo per loro
    anche perché io stesso sono "cattivo"
     
    .
  13. Cavaliere del Sole
         
     
    .

    User deleted


    Essendo Anarchicico e quindi bollato come tra il peggiore dei cattivi per la societá, non posso che non concordare con l'analisi posta da Shintaka. Il cattivo rappresenta quella parte di noi repressa e inaccettabile. Sono caratterizzati meglio dein i cosiddetti buoni (infatti i buoni che piacciono di piu sono sfumati con fortissime accezioni negative per poi perderle alla fine). I cattivi affascineranno sempre di più.
     
    .
12 replies since 29/9/2015, 19:50   345 views
  Share  
.