LA Bestemmia

Sulle bestemmie ho tutto un mio piano, e vi dico che anch'io odio chi lo fa per moda o per essere trasgre, ma poi va a messa e si confessa pure. Personalmente non mi identifico nella definizione di ateo perché io non mi sento privo di qualcosa, come suggerisce l'etimologia, bensì credo di aver guadagnato qualcosa con la mia presa di coscienza.
Bestemmio e lo faccio con grande tranquillità e spontaneità perché determinati costrutti sono particolarmente evocativi e soddisfacenti alla pronuncia, più di una parolaccia qualunque; soprattutto, non provo rimorso o vergogna perché non credo nelle cose che bestemmio e per me sono parole come altre, equivalenti a un "porco giove" o "iside puttana". Sfatiamo quindi il luogo comune del " se 6 atteo nn devi bestemiare !!1!1!1!1!!" Perché appunto, per coloro che non ci credono, talune espressioni sono entrate nel linguaggio.
Diverso è il discorso del farlo in pubblico o in presenza di credenti: in tal caso cerco di contenere bestemmie e parolacce allo stesso modo, perché ciò che mi preme è l'utilizzare un linguaggio consono, non preservare un credo che ritengo fasullo e futile. Per chiarirci, mi risparmio sia i "porco dio" sia i "porca puttana" solo per pudore, non per rispetto di chissà che cosa.
Detto questo, comunque, trovo parecchio infantile il topic, proprio perché mi sembra che l'atteggiamento del bestemmiare descritto sembra basarsi proprio su di una moda o consuetudine popolare.