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Presentati Prima di Postare.
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SPOILER (clicca per visualizzare)Allora, non mi piace.
Ero partito con lo scrivere una creepypasta, ma l'idea mi parve banale e lasciai stare.
Non ho MAI scritto poesie, mi è sempre sembrato qualcosa di troppo alto e non mi reputo in grado di farlo, ma, scrivendo, è venuta fuori questa...
Giudicatemi voi, e se vorrete cenistinarla comprenderei...
Ma l'apprendere è sempre una cosa buona, quindi, sia che vi piacerà o sia che vi disgusterà ditemi pure quel che credete utile o idoneo
Pavese si sbagliava.
La morte non ha occhi.
La morte non ha uno sguardo.
La morte è un baratro buio.
Non è sorda, sente tutto.
Sente i richiami, sente la volontà della sua presenza.
La morte è il contrario dell'essere, è l'anti-ente, e quando c'è lei, l'ente non c'è.
Però, qui, c'è qualcosa che non va.
Io l'ho vista, la morte.
L'ho vista prendere, senza trattazione o preavviso.
La morte non ha termicità; è gelida.
La morte non conosce lentezza o titubanza; è rapida e decisa.
La morte non conosce individualità; è universale.
Eppure, ho visto persone morire nelle peggiori maniere, distante centimetri da persone sane come pesci.
La morte ha una sola nemica, ed è la vita.
Le due cose si oppongono, sono antitetiche, e si annullano.
Ma io sono stato quando la morte è stata.
Pavese si sbagliava.
La morte non è silenziosa, ma ha rumore di fischi, di boati, di grida e di pianti.
Sa camuffarsi.
Sa farlo bene
Sa vestirsi di mille colori, confluenti però in uno solo ed unico: il rosso scarlatto.
La morte, qui, arriva impolverata, sporca, rivoltante.
La morte è libera, ma arriva sempre mediante qualcosa e qualcuno.
La morte spaventa, ma ormai è affar comune.
La morte non regna nei cieli o negli inferi, lei regna qui, dove sono io.
Ho varcato le soglie della sua patria, diventando la paradossale vita, convivente col suo opposto.
Un limbo rumoroso e pericoloso, insopportabile.
Ma in quanto paradosso, in un sol modo posso continuare.
Per seguitare a vivere, devo, la morte, esercitare.
La cosa mi strugge ma non altro posso fare.
Alchè io ti chiedo, mio caro lettore, hai già intuito o avuto sentore, di quel che io sono oltrechè narratore?
Edited by Presentati Prima di Postare - 22/12/2014, 14:58. -
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Io concordo con Kingor e dico AR. . -
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AR, ripulisco e smisto . -
Peter Vincent Flammia.
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tu sei la vita . -
Presentati Prima di Postare.
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Nope :'). -
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Sposto nuovamente. . -
YourNightmare.
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che sei, un vegetale (tipo in coma in poche parole) ? . -
Max Italiano.
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Sei l'essere! . -
Presentati Prima di Postare.
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Nope!
Sono un Soldato!
Mi era venuto in da pensare a come, tutti gli scrittori e poeti, animi sensibili dunque, si dovessero sentire in tempo di guerra....