Il mistero de "I fidanzatini di Policoro"

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  1. Emily.
         
     
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    Quello di Luca e Marirosa, soprannominati presto dalla stampa "I fidanzatini di Policoro", è un mistero che, ancora oggi, a distanza di circa venticinque anni dall'accaduto, non trova una conclusione.

    Siamo nella notte tra il l 23 e il 24 marzo del 1988. Lisa Giannotti, mamma di Marirosa, rientra a casa tardi, a notte inoltrata, dopo un concerto. La scena che si troverà ad affrontare in bagno, dopo aver aperto la porta, socchiusa, è raccapricciante.
    Marirosa ed il suo fidanzato giacciono, senza vita, una all'interno della vasca da bagno, capo e corpo sommersi dall'acqua, una gamba penzola al di fuori. Lui disteso, supino, al fianco della vasca. I suoi palmi sono rivolti verso l'alto e, dalla bocca, fuoriesce un fungo schiumoso.
    Ci sono segni di percosse, sui corpi.
    A terra, sono sparsi i vestiti dei ragazzi.

    La scena "ufficiale", quella del bagno di casa dove vengono trovati i due corpi, viene depositata agli atti quella sera stessa dai Carabinieri del Comando di Policoro. Una stufetta elettrica, accesa e funzionante, si trova a terra.

    CITAZIONE
    Anche i termosifoni dell'impianto dell'abitazione sono accesi, così come la madre li aveva lasciati prima di uscire. La finestra è chiusa e la temperatura raggiunge i 30°: perchè accendere dunque anche la stufetta?

    In men che non si dica, il caso viene archiviato come incidente domestico: secondo gli inquirenti, una scossa elettrica, proveniente dalla stufa accesa, avrebbe folgorato i due ragazzi. In seguito, venne avanzata un'altra ipotesi: si attribuì la causa del decesso ad una asfissia da monossido di carbonio, causata dallo scaldabagno a metano posto sopra la vasca.
    Inutile dire che queste ipotesi, sconclusionate e affrettate, non hanno mai convinto le famiglie delle vittime.
    Le due ipotesi vengono, infatti, ben presto smontate: l'impianto è a norma e la vasca costruita in materiale isolante.




    Sin da quella stessa sera, iniziano i depistaggi da parte di forze dell'ordine e testimoni. I retroscena macabri e gravissimi vengono a galla solo anni dopo l'archiviazione del caso.

    Venti anni dopo il delitto, Salvatore Cerabona, il fotografo arrivato a casa Andreotta durante il primo sopralluogo, afferma: "Le foto che scattai io raffiguravano una scena molto diversa da quella depositata agli atti". La scena del crimine che si prospetta davanti agli occhi di chi arriverà a partire dalla madre di Marirosa è dunque mutata: i due corpi sono stati spostati. In altri documenti si segnalano altre foto che vedono Luca posto sopra due asciugamani in posizione diagonale con le braccia incrociate sopra il ventre.
    Gli insabbiamenti proseguono anche il giorno dei funerali dei ragazzi, quando il Parroco Don Salvatore De Pizzo si preoccupa di telefonare agli amici dei fidanzatini per consigliare loro di "distruggere lettere e biglietti scritti da Luca e Marirosa".

    Nonostante venne archiviato come incidente, era chiaro sin da subito che si trattasse di un omicidio premeditato, per di più da qualcuno vicino ai due ragazzi.
    I due ragazzi sono stati dapprima tramortiti, picchiati da più di una persona e successivamente annegati (al fine di simulare la morte da elettrocuzione). Luca Orioli presentava importanti ematomi ai genitali e nel basso ventre in particolare ad un testicolo gonfio in maniera spropositata. L'osso ioide del ragazzo era fratturato andando ad avvalorare l'ipotesi dell'annegamento con strangolamento.
    Marirosa aveva sulla nuca una ferita lunga 10cm provocata da un corpo contundente sconosciuto.
    Luca e Marirosa presentavano inoltre macchie e puntini rossastri in diverse zone del corpo, di natura non ipostatica e interpretabili come segni di violenza per azione di pressione, afferramento e trascinamento esercitata sui due corpi.


    Le accuse vengono fatte cadere su Walter Mazziotta, amico di Luca, dopo che alcune testimonianze sottolineano la presenza di una Fiat Panda di sua proprietà di colore scuro uscire a retromarcia dalla casa di Marirosa nella serata del 23 marzo, qualche ora prima che i due ragazzi fossero rinvenuti cadaveri.
    Luca Orioli era oggetto di scherzi pesantissimi da parte dei suoi "amici": in particolare una circostanza mai del tutto approfondita vede protagonisti i due fidanzati che a Napoli, la città dove Marirosa studiava architettura, sarebbero rimasti chiusi all'interno dell'appartamento dove la giovane soggiornava nel periodo universitario.
    Luca in quei giorni era andato a trovarla e qualcuno li aveva chiusi dentro costringendo i ragazzi a chiamare i Pompieri.
    Il fatto è avvenuto pochi giorni prima della morte dei due ragazzi ma non è mai stato del tutto chiarito.
    In un primo momento Walter dice di esser transitato lungo la via dove si trova l'abitazione della ragazza e, sapendo che anche Luca si trovava lì, voleva fare uno dei suoi soliti scherzi piombando a casa della ragazza violando la loro intimità: ma afferma di averci ripensato e di aver tirato dritto.
    Poi sembra che ritratti e ammetta infine di aver parcheggiato sotto casa di Marirosa ma averci ripensato in quel momento e di esser ritornato indietro senza nemmeno scendere dall'auto.
    Il ragazzo venne poi prosciolto.

    Infine, nel 2008, arrivano nuove rivelazioni che gettano una nuova luce sul caso: Salvatore Scarcia, uno dei più noti boss del metapontino, afferma di aver visto, una domenica mattina, durante un meeting in cui si incontrano magistrati locali, imprenditori e un colonnello dei Carabinieri, Walter Mazziotta e Vincenzo Autera, seduti a un tavolo per parlare. Il primo, l'indagato -"amico" di Luca- e, il secondo, il PM che avrebbe dovuto indagare sul caso.
    Infine, nel 2008, arrivano nuove rivelazioni che gettano una nuova luce sul caso: Salvatore Scarcia, uno dei più noti boss del metapontino, afferma di aver visto, una domenica mattina, durante un meeting in cui si incontrano magistrati locali, imprenditori e un colonnello dei Carabinieri, Walter Mazziotta e Vincenzo Autera, seduti a un tavolo per parlare. Il primo, l'indagato -"amico" di Luca- e, il secondo, il PM che avrebbe dovuto indagare sul caso.

    Fonte. Non ho messo tutto sotto "quote" perché ho fatto un po' un lavoro di tagli e cuci e ho rimaneggiato alcune parti, in modo da rendere l'articolo meno frammentato e più breve.


    Edited by Emily. - 27/6/2015, 20:55
     
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  3. HeliocentricØ
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    Smisto.
     
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  4. AnnagaiaLovesEDM
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    Wow...che storia.
    È evidente che le persone coinvolte in questo omicidio abbiano avuto le cosiddette "conoscenze giuste" per insabbiare tutto.
    Purtroppo questa è una cosa che succede, anche se non spesso, ma succede.
    Basti pensare ai ben più noti casi come Emanuela Orlandi e tanti altri.
    Ma c'è una cosa che mi lascia un po' sorpresa: sono gli "scherzi" subiti dai ragazzi, che scherzi non sono assolutamente.
    Una volta può passare, due pure, ma dalla terza io mi sarei immediatamente allontanata.
    Altro particolare sospetto: i ragazzi hanno scritto delle cose, e a quanto pare cose anche scottanti, visto che chissà chi ha incaricato il prete di dire di far sparire tutto.
    Dunque, può darsi che qualcosa già c'era nell'aria, se non addirittura sapevano che stavano per essere uccisi.
    Ad ogni modo, come ho ribato prima, è impensabile che certe cose vengano insabbiate solo perchè si ha le conoscenze giuste.

    Edited by AnnagaiaLovesEDM - 27/6/2015, 23:06
     
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  5. Emily.
         
     
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    Chissà cosa c'è dietro.
     
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  6. Yaniv
         
     
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    C'è stata un'inchiesta giornalistica ad opera di Carlo Vulpio che forse ha capito il perché. Posto domani.
     
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  7. Emily.
         
     
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    Attendiamo :peoflow:
     
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  8. AnnagaiaLovesEDM
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    CITAZIONE (Emily. @ 28/6/2015, 09:30) 
    Attendiamo :peoflow:

    Attentiamo in due! :peoflow: :la:
     
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  9. † Mrs Lovett †
         
     
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    CITAZIONE (AnnagaiaLovesEDM @ 28/6/2015, 11:03) 
    CITAZIONE (Emily. @ 28/6/2015, 09:30) 
    Attendiamo :peoflow:

    Attentiamo in due! :peoflow: :la:

    Facciamo tre RMsFM8F
     
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  10. Yaniv
         
     
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    Carlo Vulpio, giornalista del corriere, scrive un libro nel 2009, chiamato "Roba nostra", che, come dice il sottotitolo, parla di "storia di soldi, politica, giustizia nel sistema del malaffare". Uno dei capitoli è dedicato al mistero dei fidanzatini di Policoro. Siccome il materiale è tutto sotto copyright non posso riportare passi originali del libro, sintetizzo

    Luca e Marirosa sono innamorati, e si scambiano delle lettere. L'ultima lettera però è strana: Marirosa dice che deve dirgli una cosa gravissima, un segreto che si tiene dentro. Il segreto che Marirosa svela potrebbe essere che in quegli anni, a Policoro, va di moda organizzare festini "allegri", a base di sesso e droga che coinvolge personaggi importanti. Un'inchiesta del 2000 dimostrerà poi che questi festini erano reali, e ci furono anche alcuni arresti di personaggi di spicco. Forse i due sono stati eliminati perché sapevano troppo.


    Tutto ciò è solo una teoria, perché le indagini sono state archiviate alcuni anni fa. Tuttavia il giornalista fa luce su molte incongruenze che si ebbero a livello delle indagini, come hai già scritto sopra.
     
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  11. AnnagaiaLovesEDM
         
     
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    Beh...se le teorie siano fondate o meno non si sa, però a mio avviso è altamente probabile...
    Come ho detto prima, è evidente che qualcuno importante e con le conoscenze giuste ha oscurato le indagini, e chi meglio di qualche potente che può essere sputtanato e annullato per sempre da questo tipo di cose?
     
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  12. †P0Eis0n0vSpiderS†
         
     
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    Che morte orribile, neanche le bestie.
    E' tuttavia davvero intrigante e pauroso.
     
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  13. *Seyrha*
         
     
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    Penso anch'io che si tratti di omicidio,troppe cose che non tornano,ma la cosa che più mi lascia perplessa,è che tutto è messo a tacere,perchè così hanno deciso le persone "importanti" che hanno corrotto persone,e fatto in modo di depistare le indagini.
     
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12 replies since 24/6/2015, 21:12   2085 views
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