Ago e filo

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Kalinicta
        +2    
     
    .

    User deleted


    Premetto che non lo sto raccontando per convincere qualcuno di qualcosa o per stupirvi, racconto questo episodio più che altro per ammazzare la noia.
    Premetto ulteriormente che su certi fronti sono più scettica di molti altri, ma non posso negare a me stessa di aver provato alcune cose. :siga:
    A panto quare tra i miei parenti è sempre stata presente la capacità di sentire suoni e odori familiari o meno, impercettibili per le altre persone.
    Da piccola, più o meno fino ai 17 anni, sono stata capace di provare le stesse cose così comuni in famiglia, ma anche di avere esperienze visive, e a volte (ebbene sì) sono stata in grado di anticipare degli avvenimenti. Ora non azzecco neanche la mia data di nascita e sono capace di non vedere una piccola sequoia secolare e di finirci sopra, ma queste sono altre storie.


    Vi parlerò di una bella circostanza di cui mia madre fu protagonista.
    Antefatto.
    Si sposò molto giovane, con un uomo di nove anni più grande di lei, ossia mio padre, e dopo un anno ovvero nel 1985 ebbe mio fratello. Vi immaginerete un neonato roseo e paffuto, e invece no. Nacque prematuro, al settimo mese di gestazione e pesava un chiletto scarso poichè i miei inizialmente concepirono due gemelli omozigoti, di cui uno morto per sofferenza fetale più o meno al quinto mese. Non avendo all'epoca tecniche sicure per rimuovere il gemello morto, rimase nella placenta in attesa del parto, perciò occupò spazio all'interno dell'utero.
    I fatti veri e propri.
    Nato Alessandro, vi furono una sequela di auguri e congratulazioni (mio fratello è stato il primo nipote per entrambe le famiglie) ed anche una sfilza di congiunti festosi che occupavano la casa, ovviamente anche in orari impensati come fanno tutti i parenti. Gli unici che mia madre non sopportava erano i fratelli e le sorelle del marito, poichè in qualche modo infastidivano mio fratello con la loro presenza e neanche lei era troppo contenta di vederli in casa. Dopo qualche mese, cominciò a percepire allucinazioni olfattive, specialmente un intenso odore di urina che si propagava in tutto l'ambiente. Parlo di allucinazione perchè mio padre non la sentiva minimamente, ed era anche meno preoccupato. Lei invece, si dannava continuamente cercando di capire da dove provenisse non avendo in casa animali ed essendo sicura di non averne mai trovata comunque, occupandosi lei stessa delle faccende domestiche. Un giorno, all'improvviso, Alessandro cominciò a piangere disperatamente, e lo fece per molti giorni. Non importava quanto mia madre cercasse di consolarlo e di rimediare al suo pianto, piangeva sconsolato in continuazione. Pensò fossero delle coliche comuni, ma non ne aveva, così come non aveva fame o altri bisogni. Piangeva e basta, a tratti urlando a pieni polmoni. Era talmente assorto dalla sua attività che rifiutava il latte e non dormiva. Su 24 ore, mamma ne spendeva 23 per tentare di capire cosa diavolo avesse, inutilmente.
    Durante le consuete mansioni in casa, trovò un oggetto inquietante di cui non conosceva la provenienza. Un ago da uncinetto a cui era attaccato un filo di lana abbastanza corto, erano due giorni di pianto ininterrotto per Alessandro e vi erano presumibilmente sette nodi nel filo, di cui due visibilmente disfatti poichè sembravano molto stretti. La mamma tenne l'uncinetto controvoglia, e il giorno seguente trovò un altro nodo sciolto. Prese uncinetto e filo e lo gettò fuori dalla finestra in preda al panico. Alessandro smise di piangere quando lei si disfò dell'oggetto.

    Da quel giorno non ebbe più problemi rilevanti, comunque mia madre si è sempre pentita di aver gettato via l'uncinetto, a suo dire avrebbe dovuto portarlo da qualcuno e togliere la "fattura".
    Malocchio o meno, Alessandro è qui accanto a me ora, più rompiballe che mai :guru:
     
    .
18 replies since 12/11/2011, 14:39   1165 views
  Share  
.