| Ragni.
Dio, non li sopporto.
Credo di averli odiati dal primo momento in cui ne ho visto uno. Tutti. Nessuno escluso.
Sono semplicemente ripugnanti, con quelle zampe lunghe e scheletriche, il corpo pieno di peli, gonfio di chi sa quale fluido intestinale, e... Gli occhi.
Sì, gli occhi. E non due eh, ma ben otto. Otto nere e lucide sfere che ti osservano in ogni momento, in ogni istante della tua vita, mentre mangi, o studi, o, dormi.
L' altro giorno ne ho trovato uno marrone vicino al bicchiere dove ripongo il mio spazzolino da denti; non era grosso, cioè, non era troppo grosso, ma nel momento in cui l' ho visto, ho avuto come uno shock.
Doveva morire.
Sogghignando tra me e me mi sono diretto al water e dopo aver preso della carta igienica l' ho... disfatto.
Stavo proprio bene. Godevo per quello che avevo appena compiuto.
Però, c' era qualcosa che non andava. Dopo essermi lavato e vestito come al solito, per una comune giornata lavorativa, sentii qualcosa di strano.
Qualcosa di estraneo.
Improvvisamente, sentivo lo sguardo del ragno su di me, dentro di me. Non mi era mai successo prima, e dire che ne avevo disgregati tanti di ragni fino a quel tempo, e la cosa non mi piaceva per niente.
Mi sentivo oppresso, giudicato colpevole di un crimine orrendo.
Tornai a casa, distrutto, poichè sudavo freddo e avevo i tremori. Non riuscivo a comprendere quello che mi stava succedendo fino a quando non arrivai in bagno, dinnanzi allo specchio.
In quel momento capii.
Il ragno in se non c' entrava nulla.
Semplicemente, non avrei dovuto usare lo spazzolino quel giorno. D' altronde, se quella orribile creatura era da quelle parti, ci sarà stato pur un motivo no?
La famiglia.
Edited by † Death † - 17/4/2014, 00:21 |
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