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  1. .
    Elemento #: SCP-1194

    Classe dell'oggetto: Safe

    Procedure Speciali di contenimento: SCP-1194-1 deve essere contenuto in una cassetta di sicurezza situata nel Settore di ricerca 12 quando non utilizzato. La disattivazione di SCP-1194 deve essere iniziata terminando il soggetto attivo SCP-1194-2-T, o se più conveniente, l'istanza SCP-1194-2.

    La camera per test 13-A (unità di contenimento standard per umanoidi) e 13-B (modificata per fungere da stalla) devono essere curate per scopi sperimentali che coinvolgono SCP-1194. Per ulteriori informazioni sulla procedura standard di sperimentazione, si prega di visualizzare il documento 1194-C.

    SCP-1194-1.


    Esemplare di SCP-1194-2 contenuto.

    Descrizione: SCP-1194 consiste di due parti: SCP-1194-1 e SCP-1194-2.

    SCP-1194-1 è un piccolo dispositivo (approssimativamente 3 cm x 1 cm x 4 cm) che consiste in un altoparlante collegato ad una stringa di attivazione (circa 6 cm esposti quando non tirata, con una lunghezza totale di 11 cm) ed un involucro di plastica; analisi dell'altoparlante, tuttavia, dimostrano che l'oggetto ad un certo punto venne reso inattivo, nonostante il meccanismo di ritrazione della stringa rimase funzionante. Dopo essere stata tirata, la stringa ritornerà lentamente alla sua lunghezza originale, ad una velocità proporzionale alla lunghezza esposta. Quando è un soggetto femminile a tirare la stringa fino ad esporne ulteriormente 3 cm, SCP-1194 si attiva, causando la comparsa di un'istanza SCP-1194-2 (il soggetto femminile è a questo punto considerato SCP-1194-2-T, alla quale verrà assegnato un numero specifico, ad esempio SCP-1194-2-T-03) . La parziale ritrazione, o la ritrazione effettuata da un soggetto maschile non produce questo effetto.

    SCP-1194-2 è un organismo in gran parte simile in fisiologia e morfologia ad un esemplare adulto di Equus ferus caballus, alto circa 139 cm. Dopo l'attivazione di SCP-1194, SCP-1194-2 apparirà sulla più vicina superficie piana adatta, a condizione che questo spazio sia presente entro 30 metri dal dispositivo; in caso contrario l'attivazione fallirà. Le istanze si sono mostrate di diverse dimensioni, razze ed entrambi i sessi, e sono note per avere varie irregolarità biologiche – includendo la presenza di betaciani, pararosanilina, e altri pigmenti che non sono generalmente presenti sul manto dei mammiferi, causando tipicamente una lieve colorazione viola o rosa. Gli esemplari non sintetizzano o producono questi agenti chimici in alcun modo, facendo sbiadire questa colorazione nel tempo.

    Alla morte di un esemplare di SCP-1194-2, o del relativo soggetto SCP-1194-2-T, o tirando la stringa di SCP-1194-1 quando attivo, la corrente istanza di SCP-1194-2 scomparirà. Nell'ultimo caso, un nuovo esemplare apparirà purché le condizioni per l'evento siano soddisfatte. Al momento della sparizione, il volume precedentemente occupato dall'esemplare verrà sostituito da un gas corrispondente in composizione e densità all'aria presente alla troposfera.

    La seguente è una copia del testo trovato su un documento rovinato recuperato con SCP-1194-1 (vedere sotto). Una sezione del documento è stata resa illeggibile. Ulteriori indagini non hanno rivelato alcuna informazione riguardante la relazione dell'oggetto con il gruppo di interesse “Dr. Wondertainment”.


    “Cowgirl, sembra che tu abbia preso un Wonder-Pony!™ tutto tuo! Il Wonder-Pony!™ di Dr. Wondertainment è un giocattolo educativo e divertente, che aiuterà ogni ragazza amante dei cavalli ad imparare come prendersi cura di un cavallo ammalato, l'importanza di cure ed attenzioni e come nutrire un cavallo. Il tutto senza avere il problema del letame! Non solo quello, ma il tuo pony ti farà da compagno ed amico. Un vero Wonder-Pony!™ tutto tuo! Può anche [SEZIONE DANNEGGIATA]

    [...]ony!™ è proprietà intellettuale di Dr. Wondertainment. Dr. Wondertainment non si assume alcuna responsabilità per ogni danno fisico, mentale o emotivo causato da un uso incorretto del Wonder-Pony!™ di Dr. Wondertainment . Se disassemblato o danneggiato in alcun modo, Dr. Wondertainment non si assume alcuna responsabilità per la distruzione dell'essere vivente creato da Dr. Wondertainment, o danno causato dalla suddetta creazione. Per ulteriori informazioni, si prega di contattare il dipartimento di pubbliche relazioni correntemente associato con Dr. Wondertainment.”



    Gli esemplari di SCP-1194-2 si comportano in maniera normale per la loro età stimata (tipicamente da quattro a cinque anni, eccetto in tre – al momento del rapporto – casi conosciuti: si prega di riferirsi alla documentazione riguardante SCP-1194-2-5, -9 e -13, i quali erano tutti in modo significativo al di sotto dell'età media degli altri esemplari); numerose distinzioni anatomiche e fisiologiche sono comunque presenti:

    • Anzitutto, gli esemplari sono a tutti gli effetti incapaci di comunicare; gli esami non hanno rivelato nessuna causa diretta a riguardo, siccome nessuna caratteristica relativa a tessuti o parti della bocca sembra prevenire questa capacità. Sperimentazioni effettuate ponendo gli esemplari in situazioni di pericolo hanno fallito nel produrre alcuna reazione vocale, nonostante abbiano avuto successo nel caso di cavalli normali.


    • Gli esemplari non espellono né urina né feci, nonostante ingeriscano e digeriscano alimenti normalmente. Gli esemplari mantengono, comunque, una massa costante se ben nutriti, e perdono peso quando privati di alimenti; come questo accada è ancora sconosciuto.


    • L'estesa mancanza di contatto con il relativo soggetto SCP-1194-2-T, è invariabilmente risultato in parecchi gravi sintomi verificatisi negli esemplari di SCP-1194-2, di solito evidenti dopo quattro giorni senza contatto fisico, influenzando sostanzialmente il comportamento dopo sette o otto. Questo ha in ogni caso seguito la stessa progressione: inizialmente la frequenza cardiaca diminuisce ad un rateo costante, successivamente sono comparsi sintomi relativi ad una prolungata deprivazione di nutrienti, con il comportamento dell'esemplare simile a quello di normali cavalli ammalati e denutriti. La morte si verifica dopo quattordici giorni. L'esatta causa è sconosciuta, per colpa della sparizione che avviene alla morte di SCP-1194-2.


    • I pigmenti inusuali presenti sul manto degli esemplari verranno regolarmente (per esempio ogni 3-12 mesi) sostituiti da una tinta verde al cadmio, provocando un'intossicazione acuta da assorbimento per diversi giorni. Questo processo è graduale, caratterizzato da una diminuzione dell'intensità della colorazione precedente, in quanto il pigmento originale perde concentrazione all'incremento del cadmio; solitamente questo viene completato in due, tre giorni. Mentre questo è raramente fatale, i sintomi tipicamente associati con l'esposizione alla tossina si manifestano al momento in cui la concentrazione del colorante smette di aumentare. La continua esposizione a SCP-1194-2-T sembra ridurre la gravità di questi sintomi e la sostanza scompare dal corpo degli esemplari nel corso di qualche minuto, a meno di una settimana dopo l'iniziale apparizione. Quando questo accade, il pigmento precedentemente rimosso tornerà, spesso alla concentrazione posseduta durante la manifestazione iniziale dell'esemplare. Ad ogni manifestazione di questo evento, gli esemplari sono guariti completamente, se forniti con un trattamento appropriato.



    SCP-1194-1 venne originariamente recuperato da una casa in ███████, Inghilterra, dopo una ricerca automatizzata degli archivi della polizia locale riguardanti il suicidio di ████████ ██████. I resti di un involucro di ceramica e plastica raffigurante un cavallo di razza non distinguibile, apparentemente rotti per il grave danno causato da una caduta, furono rinvenuti entro un metro dall'oggetto. L'interno della suddetta carcassa si è rivelato simile a quello di giocattoli destinati ad ospitare altoparlanti con attivazione a corda. Circa il 20% dell'oggetto non poté essere localizzato ed il protocollo post-acquisizione standard venne completato in seguito.

    Involucro associato a SCP-1194, al momento del ritrovamento.

    Addendum (fare riferimento ai rapporti endoscopici 1194-█, a █): Analisi estese hanno dimostrato una consistente anomalia strutturale alle corde vocali degli esemplari di SCP-1194-2. Ricerche in corso.

    • Aggiornamento 20██-██-██: la vivisezione di SCP-1194-2-█6, -█7 e -█8 ha rivelato che il loro apparato vocale ha notevoli somiglianze con quello di un essere umano femminile adolescente, nonostante sia SCP-1194-2-█6 che -█8 fossero esemplari maschi. Non si sa se questo rappresenti la totalità degli organismi prodotti da SCP-1194: test esaustivi sono correntemente pianificati.





    Edited by Sandwich~ - 26/4/2016, 17:16
  2. .
    Elemento #: SCP-316

    Classe dell'Oggetto: Safe

    Procedure speciali di contenimento: SCP-316 non necessita di una procedura speciale di contenimento, se non atta a prevenirne l'abuso da personale non autorizzato. Chiunque adoperi SCP-316 deve indossare un tuta intera altamente riflettente per prevenire un'esposizione accidentale. Personale a conoscenza di informazioni sensibili deve essere tenuta fuori dalla portata visiva di SCP-316, a causa della sua abilità di indurre uno stato suggestivo.

    Descrizione: SCP-316 è una vecchia lampada al carburo, color bronzo. Il rivestimento non corrisponde ad alcun modello fabbricato e sembrerebbe fatto a mano. Il bulbo è comune, può essere sostituito senza compromettere il funzionamento di SCP-316. Il circuito interno di SCP-316 è costituito da un metallo sconosciuto, al posto del rame. La struttura comprende un vano batterie per ospitare due batterie D.

    SCP-316 non funziona a meno che due batterie D siano inserite nel vano batteria con i poli positivi l'uno contro l'altro. Quando accesa, il bulbo di SCP-316 emana un raggio di luce quasi opaco di colore bianco. Agli oggetti ed ai materiali non riflettenti a contatto con questa luce viene riordinata la struttura molecolare in modelli che omogenizzano i fotoni riflessi, distribuendo la loro lunghezza d'onda per tutto lo spettro visivo. Effettivamente, dopo circa 6 secondi di esposizione, le superfici affette perdono ogni colore, mantenendo sfumature di grigio della stessa luminosità come superficie originale. Le superfici riflettenti non vengono influenzate, ma sembra che stoppino la luce di SCP-316 piuttosto che rifletterla.

    SCP-316 ha un effetto temporaneo, ma drastico su organismi viventi o senzienti. Il suo effetto viene diffuso anche attraverso ed internamente ad un organismo, finché esso rimane esposto alla sua luce. L'effetto si stabilizza dopo circa 27 secondi di esposizione, e scompare gradualmente nelle 24 ore successive. In aggiunta alla perdita dei colori, la maggior parte degli organismi avverte i seguenti sintomi:

    1. Daltonismo

    2. Abbassamento della temperatura corporea

    3. Debolezza

    4. Movimenti rallentati

    5. Discorsi monotoni e farfugliati

    6. Disattenzione

    7. Perdite di memoria a breve termine

    8. Apatia

    9. Mancanza di aggressività

    10. Reazione emotiva insignificante

    11. Passiva cooperazione alle istruzioni

    12. Relativa diminuzione del desiderio di mentire od ingannare

    13. Capacità limitata di immaginazione e creatività


    Dopo la sparizione degli effetti di SCP-316, la maggior parte dei soggetti riporta sintomi di nausea e depressione fino ad una settimana dopo. Quasi tutti i soggetti, una volta guariti, manifestano il loro scontento di essere stati esposti a SCP-316, e potrebbero resistere violentemente ad un'altra esposizione.

    Esperimenti incrociati tra SCP-316 e SCP viventi non collaboranti, atti alla pacificazione, sono stati approvati.

    Addendum 316-a:
    SCP-316 fu recuperata dalla residenza di un uomo daltonico arrestato per contraffazione in ████ , Texas. È stato riportato che l'uomo ha tentato di pagare della merce in un minimarket con banconote incolori. Un investigatore dei servizi segreti notò l'apparente qualità e validità delle banconote, come anche la formula chimica dell'inchiostro comparata ad un inchiostro federale, così la Fondazione investigò. La casa del soggetto era per la maggior parte incolore, sembrava come se avesse usato SCP-316 per muoversi durante la notte. I vicini riportarono che il soggetto era “introverso” e “tristemente noioso”. Il soggetto fu terminato e la sua proprietà distrutta.

    Addendum 316-b:
    Consultare il registro dell'esperimento 316.

    Registro dell'esperimento di: Dr. ██████ "Blast" ████, testando SCP-316 su SCP senzienti.
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    Data: ██/██/20██ - Esposizione ad SCP umanoidi aggressivi.

    Esperimento-01: Esposizione a SCP-213

    Pieni effetti di SCP-316 confermati dopo 25 secondi di esposizione. SCP-213 esibisce i normali sintomi dovuti all'esposizione. Il soggetto è ancora in grado di disintegrare la materia quando gli viene ordinato, ma ad una velocità ridotta (approssimativamente 9% della normale velocità).
    Test concluso.
    Dopo la guarigione, il soggetto mostra una certa volontà ad attenersi agli ordini della Fondazione, a patto di evitare una futura esposizione a SCP-316.

    Nota: Ebbi quasi un arresto cardiaco quando cominciò a sciogliere la materia, ma spaventi a parte, questo test si è rivelato davvero utile. Possiamo usare SCP-316 per assicurarci la cooperazione di questi SCP quando non obbediscono, e potremmo minacciarli come con una frusta quando non hanno intenzione di collaborare. -Dr. Blast.
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    Esperimento-02: Esposizione a SCP-076-2 Risorsa "Abele"
    Pieni effetti di SCP-316 confermati dopo 30 secondi di esposizione. SCP-076-1 entra in uno stato catatonico, rimanendo in piedi. Dopo 49 secondi il soggetto procede a uccidere spassionatamente tutto il personale nelle vicinanze. Il pulsante di emergenza viene attivato a distanza dal Dr. Blast. Gli assistenti del Dr. Blast riportano che il dottore ha premuto freneticamente il pulsante di emergenza per 16 secondi dopo che SCP-076-2 è stato terminato.
    Test sospeso.

    Dopo la rianimazione, quando gli venne chiesto, SCP-076-2 riportò che SCP-316 lo fece sentire “... estremamente annoiato. Che altro avrei dovuto fare?”.

    Nota: Gesù! Suppongo che i mostri non reagiscano alla stessa maniera con questo oggetto. Meno male che ho deciso di rimanere nel Sito 17 durante la procedura. -Dr. Blast

    Nota: Il Dr. Blast supervisionerà tutti i futuri test con SCP-316 a distanza, come nella precedente operazione.
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    [DATI CANCELLATI]
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    Esperimento-05: Esposizione a SCP-056

    Pieni effetti di SCP-316 confermati dopo 30 secondi di esposizione. SCP-056 muta in una replica in scala di grigi di uno dei ricercatori nella stanza test, variando tra diversi ricercatori mentre i test vengono effettuati. Personalità ed effetti del soggetto rimango inalterati; solamente la forma fisica sembra essere affetta. Appena i ricercatori leggono i risultati del test per il Dr. Blast (mentre osserva il test da una posizione di sicurezza con una telecamera), SCP-056 assume la forma del Dr. Blast. Il microfono posto nell'area del Dr Blast lo ha registrato imprecare e cadere dalla sedia.
    Test concluso.

    Nota: Nessuno mi ha detto che questa cosa potesse fare breccia nelle trasmissioni via camera! Probabilmente ha fatto breccia anche nella mia mente, posso già sentirlo, dannazione! La mia testa finirà probabilmente per esplodere. █████, questa cosa può distruggere il cervello, giusto? Chi diamine ha disposto le procedure di contenimento dello 056 comunque? Dannazione non posso muovermi. Non posso muovermi cazzo. Trasportami in infermeria con una carrozzina, █████! Presto! -Dr. Blast

    Nota: Il personale medico non ha trovato alcun problema fisico o mentale nel Dr. Blast. L'assistente ricercatore █████ ha richiesto il trasferimento.
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    [DATI CANCELLATI]
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    Esperimento-08: Esposizione a SCP-343

    [DATI CANCELLATI] un █████ ███ ██████ sommosse in Italia, che [DATI CANCELLATI] effetti di ██████ ████ nel Sito 17. Il Dr. Blast venne informato dei risultati dopo aver ripreso conoscenza.
    Futuri test sospesi.

    Nota: Come l'abbiamo informata la sesta volta, Dr. Blast, in nessuna condizione approveremo la vostra richiesta di trasferimento d'emergenza. O5-█

    Nota: Come cazzo si fa a classificarlo come “Safe”? Dica di nuovo agli O5 che non supervisionerò alcun test al di fuori della mia “autorizzazione di sicurezza”, dannazione. -Dr. Blast
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    Esperimento-09: Esposizione a SCP-662-1 “Sig. Deeds”

    Pieni effetti di SCP-316 confermati dopo 28 secondi di esposizione, ai quali il soggetto dimostra normali sintomi. Al soggetto viene chiesto di spiegare la sua origine e altre informazioni precedentemente inottenibili. Il soggetto rimane in silenzio senza rispondere. L'amministratore di ricerca chiede al soggetto di portargli un bicchiere di limonata, ottenendo come risposta “sono stanco, non mi va”. Il ricercatore insiste; il soggetto se ne va come previsto e ritorna con un vassoio con sopra un bicchiere vuoto, se non per tre cubetti di ghiaccio ed una fetta di limone. Alla richiesta di spiegazioni il soggetto risponde che era assetato. Dopo essere stato congedato e richiamato con SCP-662 il soggetto ritorna senza alcun sintomo, chiedendo venia al ricercatore per la sua “condotta poco professionale”. Alla richiesta di spiegazioni riguardo agli effetti di SCP-316 il soggetto replica di trovarli “spiacevoli”.
    Test concluso.

    Nota: Bastardo insolente. -Dr. Blast
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    **[DECLASSIFICAZIONE IN ATTESA]. **




    Edited by Asmodeus92 - 1/7/2015, 06:09
  3. .
    SCP-001 è il racconto di un O5.


    Buonasera Dottore.

    No, no, non si alzi. E, sì, sono proprio quello che pensa, niente di più, niente di meno. Lei conosce il mio numero e io conosco abbastanza su di lei per creare un duplicato che nemmeno sua madre distinguerebbe da quello vero. No, non è una minaccia, è un dato di fatto.

    Ora, parlando di affari, sembra che lei sia inciampato su qualcosa al di sopra della sua autorizzazione. Beh, no, inciampato non è la parola giusta. Che abbia dissotterrato? Può darsi. E sta arrivando al punto in cui ulteriori scavi porteranno a ferite da arma da fuoco piuttosto letali. Sarebbe una triste situazione, dato che lei è indubbiamente un buon ricercatore. Pertanto, sta per ottenere qualcosa che veramente poche persone nella Fondazione ottengono... una spiegazione.

    Sì, siamo stati avvisati quando avete iniziato i primi scavi in SCP-001. Ogni ricercatore che ci è stato intorno per un po' guarda all'interno. La maggior parte prova soddisfazione quando scopre l'angelo con la spada infuocata, sepolto piuttosto in profondità. Poi però, avete iniziato a guardare all'interno della Fabbrica, lì ho capito che non vi sareste più fermati.

    La Fabbrica è SCP-001

    Ma ciò non sarà mai redatto. È una scelta che ho fatto al principio della creazione della Fondazione, una scelta che devo ancora valutare. Voi ricercatori siete decisamente troppo curiosi. Non so di certo cosa mi spaventi di più: se il fatto che non capiremo mai la Fabbrica... o che un giorno forse ci riusciremo. Ah, bene, sono sicuro che è desideroso di conoscere altro.

    La Fabbrica fu costruita nel 1835. In passato era conosciuta come la fabbrica Anderson, che prende il nome da James Anderson, un uomo d'industria piuttosto agiato. Era costruita in, beh, diciamo in America, ed era la fabbrica più grande mai concepita: un miglio circa di diametro, tre piani di altezza in tutto, con una speciale torre da sette piani vicino al cancello principale dove Anderson viveva. Era progettata per essere la fabbrica definitiva, in grado di includere tutto, comprese le abitazioni dei lavoratori; si poteva nascere, lavorare, vivere e morire, senza nemmeno lasciare i confini della Fabbrica. E lavoravano facendo di tutto, dall'allevamento del bestiame al macello, alla tessitura e tutto il resto, sotto il sole.

    Ora, nessuno sapeva che James Anderson era in realtà un adoratore di Satana. È altrettanto probabile che seguiva qualche altro tipo di divinità pagana. Ciò che si sapeva, era che fu MOLTO esigente sulla costruzione della Fabbrica ed il collocamento dei macchinari in essa. Alcuni sopravvissuti sostenevano che sul pavimento erano incisi simboli arcani, visibili solo quando il sangue scorreva su di essi... Poi i sopravvissuti iniziavano a raccontare un sacco di cose. Si sapeva che Anderson si arricchiva con il sudore ed il sangue e, a volte, anche parti del corpo della classe inferiore. I suoi diari indicano che considerava gli operai inferiori ad umani, messi sulla terra con il solo scopo di servirlo.

    Ovviamente a quei tempi, nessuno conosceva le sue predilezioni, così la gente accorreva nella Fabbrica. Un posto dove lavorare e vivere contemporaneamente? Ovvio che la gente accorreva! A nessuno importava delle ore difficili, delle condizioni lavorative, del sadismo delle guardie, e di tutto il resto. Gli operai erano forzati a lavorare 16 ore al giorno, esclusa la domenica, dall'alba al tramonto. Non avevano stanze singole, ma le condividevano invece con altre otto persone, dormendo a turni di tre alla volta. Le attenzioni mediche erano inaudite: se qualcuno si feriva nelle ore lavorative, cosa che a molti succedeva, si aspettavano che continuasse a lavorare. Chiunque era impossibilitato a lavorare a causa di gravi ferite veniva trascinato fuori dalla sicurezza e non si sapeva più nulla di lui.

    Per quarant'anni la fabbrica Anderson produsse ogni sorta di cosa. Carne, vestiti, armi. Non importava che la carne potesse essere mischiata con quella umana. Non importava se le armi erano forgiate con il sangue. Nessuna attenzione veniva data ai vestiti tinti con... Beh, ho reso l'idea. Indiscrezioni trapelavano, ma i prodotti erano di ottima qualità, per cui perché preoccuparsene? Fino a che qualcuno scappò.

    Non ho mai conosciuto l'anima impavida che riuscì a scappare, ma ella riuscì ad incontrare il presidente Grant e, nel 1875, richiese il mio aiuto. Ai tempi ero... Non importa. Diciamo che ero un militare, una specie, ed i miei compagni erano lo stesso. 150 buoni uomini e qualche donna, ci davano lavori che non rientravano nell'ordinario. Avevamo sistemato qualche resistenza Alleata ed alcune delle cose peggiori che si possano trovare giù al Sud. Avevamo fatto qualche ricerca e, dato che quello che avevamo visto non ci piaceva, siamo entrati, preparati al peggio.

    In realtà non ricordo molto della notte in cui è successo tutto. La maggior parte dei ricordi si mescolano nella mia testa. Ho alcuni flash a volte, di persone incatenate in riga al muro, più morte che vive, talmente sofferenti da non riuscire a distinguere chi era vivo e chi morto. Bambini che lavoravano al di sotto delle macchine, con la carne che veniva raschiata via dalle ossa da grandi ruote ed ingranaggi. E le altre cose...

    No, sto bene. Non ripensavo a quella notte da tanto tempo. La sicurezza non fu un grande problema. Ma poi si mostrarono le creazioni di Anderson. Prendeva i lavoratori feriti e conduceva esperimenti su di loro. Uomini, se così potevano essere chiamati, con più braccia, cucite insieme, alcuni combinati con animali, creature mostruose partorite dagli incubi peggiori dell'uomo. Continuavano a venire, ondate su ondate di creature non del tutto viventi. Ho perso un sacco di uomini validi quella notte. Poi trovammo le fosse di allevamento di Anderson, bambine di appena 8 anni, incatenate al muro, costrette a...

    Mi dispiace. Anche oggi, più di un secolo dopo, il solo ricordo mi fa arrossare la vista. Quando finalmente trovammo Anderson rannicchiato nel suo ufficio, lo appendemmo fuori dalla finestra della sua torre con le sue stesse interiora. In punto di morte rideva, dicendo che non importava ucciderlo, tanto la sua fabbrica, la Fabbrica, non si sarebbe fermata. Ventiquattr'ore dopo rideva ancora, fino a che non lo tagliammo e squartammo, poi bruciammo i suoi resti. Per tutto il tempo non faceva altro che pronunciare bestemmie che preferisco non ricordare.

    Impiegammo una settimana a ripulire quel posto, liberando gli operai, abbattendo le cose che trovammo negli scantinati ed in molte altre stanze non illuminate. Tirammo fuori le cose che potevano essere utili, immagazzinandole in una casa vicina all'entrata, cercando di dare un senso a tutto. 150 di noi sono entrati in quell'inferno quella notte, solo 93 ne sono usciti. Alla fine della settimana eravamo ridotti a 71.

    Ma le cose che trovammo lì, mio Dio. Lei è nella Fondazione da un po', probabilmente non le sembreranno chissà che, ma trovammo pistole giocattolo che sparavano proiettili veri. Uno yo-yo che avrebbe scorticato la pelle di chiunque lo avesse toccato, martelli che avrebbero danneggiato solamente la carne umana. Una specie di cavallo scheletrico che correva più veloce di qualunque altra cosa avessimo mai visto. Mantelli che sembravano tessuti dalla notte stessa, e permetteva a chiunque di accedere ad una dimensione oscura che...
    Mi sono lasciato trasportare. Rinvenimmo oggetti incredibili ed orribili allo stesso tempo. Ci trovammo di fronte ad una scelta.

    Radunai i gradi più alti, chiamiamoli Ufficiali, e discutemmo sul da farsi. Tutti avevano differenti opinioni: The Chaplain era leggermente impazzito. Pensava che tutti questi oggetti dovevano essere miracoli inviati da Dio, sacre reliquie da adorare. Marshall ed il suo leccapiedi Dawkins pensavano di farsi una fortuna, vendendo gli oggetti al miglior offerente. The Injun, che tutti avevamo soprannominato Bass a causa della sua voce profonda, era convinto che erano tutti degli abomini che dovevano essere cercati e distrutti. Smith credeva giusto prenderli e portarli dal Presidente. L'unico con una teoria era il vecchio, ma non disse granché comunque. Io pensavo che fossimo seduti su una miniera d'oro, certo. Ma pensavo anche di usare queste cose, questi oggetti, per annientare alcune delle cose terribili che avremmo trovato nel Sud, gli altri mostri che questo mondo aveva da offrire. Usare questa fabbrica per uno scopo migliore, per contenere questi oggetti e renderli utilizzabili ai nostri compagni, o per proteggerli dall'avere a che fare con essi.

    Sono sicuro che lei possa immaginare cosa successe dopo. The Chaplain fuggì furtivamente quella notte con i suoi devoti, portando con sé una manciata di oggetti. Marshall lo cacciamo quando lo scoprimmo... abusare della sua autorità. Promise la sua vendetta, con quella piccola merda di Dawkins che portò fuori il resto del gruppo con alcuni degli oggetti più interessanti. Bass ed i suoi tentarono di dar fuoco all'intera Fabbrica, ma se ne andarono appena videro che il loro piano non funzionò. E Smith se ne andò, intenzionato a presentare rapporto al Presidente. Riuscii a fargli promettere di dire al Presidente che la Fabbrica andò distrutta. Avevo grandi piani per quel posto.

    Ovviamente, all'inizio era un po' difficile seguire grandi progetti con sole 12 persone che lavoravano oltre a me. Ma era un inizio.

    Ed ha funzionato, per un po'. Avevamo questi giocattoli incredibili e trovare persone disposte a lavorare era facile. Ai tempi, diventare autonomi era semplice quanto cambiare città. Sapevamo quello che volevamo, sapevamo cosa potevamo essere.

    Leventhal si prestò a procurarci un sostegno. Una semplice invenzione qui, un buon investimento là, tutto funzionava bene. White e Jones ci procurarono... Altro sostegno. Nel nostro lavoro precedente avevamo scoperto delle cose interessanti su alcune persone. Alcuni segreti che gli uomini potenti non volevano rivelare. E, con la nostra posizione che aiutava a mantenerli, ricevevamo sempre più richieste da persone che volevano trattassimo con i loro segreti. Ricatto è una brutta parola, ma funziona. Bright, Arget e Lumineoux catalogavano gli oggetti. Light e la moglie di Bright, un'infermiera, si assicuravano di mantenerci in salute.
    Ahhh.
    No, è solo che... Ricordavo Light. Aveva idee innovative sull'igiene per l'epoca, una donna brillante. Czov, Fleischer e Carnoff addestravano le truppe. Tesla e Tamlin erano incaricati di capire come sfruttare gli oggetti, senza renderlo evidente.

    Eravamo incredibili, la città che avevamo costruito intorno alla Fabbrica, che chiamammo Sito Alpha, era autosufficiente. Agenti, ricercatori, operatori di tutti i tipi... non con quei nomi, ovviamente, ma con quelle posizioni. Ci espandevamo.



    Mi dispiace, sono un uomo anziano. Lo so che non lo sembro, ma il corpo è bugiardo. La mente... Non sempre ricorda il giusto, a volte mi perdo nei miei ricordi. Le cose diventano confuse. Ma, alla fine il fatto è uno solo: usammo la Fabbrica.

    Sembrava di avere sempre più stanze vuote in cui immagazzinare le cose. Ai tempi quello erano: cose. Nessun progresso, no. Pensavamo di aver domato la Fabbrica, era uno dei motivi per cui non mi andava di lasciare quel lavoro. Se c'è qualcosa che posso fare qui, è ricordare alle persone che non riusciremo MAI a domare quelle cose. Contenerle, sì, ma come abbiamo visto, domarle? Mai.

    Dopo un decennio circa, eravamo piuttosto ben organizzati. I 13 originali di noi venivano chiamati per numero, non per nome. Sapevamo come far funzionare quelle cose. E cosa succedeva se una o due di quelle cose venivano perse dentro la Fabbrica? E l'occasionale classe-D? Si, avevamo la classe-D ai tempi. “Disposables”, usa e getta. Ecco da dove deriva la D. dovevamo avere qualcuno su cui testare le cose, Tesla e Tamlin erano entrambi molto decisi sulla cosa. Ma, sì, a volte abbiamo perso soggetti di cui non ci importava. Adam... Mi scusi, il Dr. Bright amava dire che era la Fabbrica che prendeva qualcosa in cambio. Non si ottiene nulla per nulla.

    Nel 1911 tutto andò storto. Delle cose... noi le chiamavamo fate. Un'intera razza di quelle cose viveva tra di noi, potevano essere esattamente uguali a me, o a lei, l'unica differenza evidente era un'allergia al ferro. Ecco perché le chiamavamo fate. No, non ne hai mai sentito parlare. Perché? Perché fu la sola volta che la Fondazione sterminò un'intera razza, radici e rami. Ed io sono quello che compì lo sterminio.

    Le cacciammo per un breve tempo. Ci imbattemmo in loro un paio di volte, uscendo allo scoperto. Così quando un reale ci chiese aiuto, ovviamente fummo ansiosi di metterli in debito con noi. Amavamo avere persone in debito con noi. Inviammo una squadra per aiutare, provvedere a quello che pensavamo fosse una partita di caccia. Quando li rivedemmo le loro teste erano conficcate su dei pali, fissati alle selle delle creature che venivano cavalcate dalle fate, quando attaccarono la Fabbrica.

    Fu orribile.

    Due parole, ma che rendono perfettamente l'idea. Non ho mai... Mi dispiace, mi dia un attimo. Non ho mai raccontato questa parte a nessuno. Si dovrebbe considerare fortunato. Ma, se mai racconterà a qualcuno una minima parte di ciò che sto per comunicarle, non mi limiterò ad uccidere lei, ma chiunque condivida il suo DNA, nei peggiori modi possibili. Le basti pensare che la procedura 110-Montauk è una passeggiata nel parco paragonata a quello che le farò.

    Perdemmo. Le cose arrivarono e ci distrussero. Fecero rotta sulle nostre postazioni, macellando chiunque, sbarazzandosi delle nostre armi come se nulla fosse. Vidi i miei 13 cadere, a destra e a sinistra, cercando di salvare la Fabbrica. E io? Io, loro leader, loro amico, loro figura paterna? Padrino dei quattro figli di Bright. Confidente, a volte amante, sempre il confessore? Io corsi. Corsi come un ragazzino impaurito, addentrandomi profondamente nelle viscere della Fabbrica. Ero inseguito dalle cose, sempre più vicine. Potevo sentirle dietro di me, sentivo il loro fiato sul collo e...

    Arrivai ad una porta che non avevo mai visto. Una porta di bronzo, ricoperta di scritte arabe di qualche tipo. Non sono mai stato amante delle lingue, specialmente quelle stronzate curve che usano i mussulmani. Ma non mi importava. Mi stavano raggiungendo, così spalancai la porta e mi ci tuffai dentro.
    Tutto all'interno... Era diverso. C'era una sensazione di pace, come se niente potesse farmi male. La luce era di un rosso scuro, ma mi faceva sentire bene comunque. Le mie orecchie erano riempite dal ronzio di un gigantesco battito cardiaco. E, davanti a me, c'erano i resti di Anderson. E mi parlò, ma che io sia dannato se riuscissi a ripetere esattamente cosa disse. Quello che disse era più significativo, che esatto. Mi offrì una speranza.
    Mi disse... Mi disse che ogni singola cosa che usammo della Fabbrica, non importa quello che facevamo con esse, la nutrirono. Aiutarono ad accrescerla. Ma, se le fate avessero preso la Fabbrica, l'avrebbero distrutta, ma non potevamo permetterlo.
    Mi offrì... Un patto. Poteva rimuovere questo evento, fare in modo che non sia mai successo. L'unica cosa che chiedeva in cambio... Eravamo noi.

    Non volevo. Sapevo fosse una pessima idea. Poi però li vidi ancora, la mia famiglia, i miei amici, morti. Morti per mano di quei bastardi. Accettai. E sorrise. Mi trovai ancora una volta sui bastioni, ad osservare l'orda di fate sulla cresta della collina. La mia Fondazione viveva ancora. Nella mia mano c'era un'arma. Non la annoierò con i dettagli, ma li massacrammo. E con queste nuove armi continuammo a massacrarli, ovunque vivessero, ovunque si riproducessero. I miei compagni O5 misero in discussione le mie azioni, pensando se avremmo dovuto salvarne qualcuno, nel caso ci fossero serviti in futuro... Non li ascoltai.

    Ci spostammo dalla Fabbrica, la spegnemmo. Spostammo le nostre cose fuori da lì. Cambiammo il nome delle “cose” in Special Contaiment Protocols, concentrandoci sul contenerli, nient'altro.
    Gli altri erano curiosi, ma capirono le mie ragioni. Sigillai la Fabbrica, chiudendola e sotterrandola con tonnellate di macerie dicendo che era troppo pericolosa. Pensavo... Pensavo di aver sistemato la faccenda, fino a che non trovai una cosa sulla mia scrivania. Una delle vecchie pistole giocattolo che sparavano proiettili veri. E aveva il marchio della Fabbrica.

    … Mandai delle persone all'interno, di tanto in tanto, per controllare cosa stesse facendo. L'ultima volta che mandai qualcuno dentro a controllare, non c'era nulla. Continuiamo a trovare oggetti della Fabbrica là fuori. Non riesco a fare a meno di pensare a tutti gli altri che non troviamo. Alle persone che li usano, e li nascondono. Penso a quello che mi disse il corpo sul fatto che ogni oggetto che viene usato fornisce energia alla Fabbrica. Non gli ho mai chiesto 'energia per cosa?' e non credo di volerlo sapere.

    Cosa gli diamo? Soggetti di classe-D, principalmente. DOVE pensa che tutti quei corpi siano finiti? C'è un posto. I corpi vengono lasciati lì, e poi spariscono. Tutti pensano che io sia un genio per averlo capito. A volte... A volte devo sfamarla con altre cose. Ricercatori. Agenti. Loro non si accorgono che arriva. Semplicemente li raggiunge e li prende.

    Ma, alla fine, facciamo meglio a stare qui. Qualunque cosa la Fabbrica voglia, qualunque cosa essa sia... Stiamo facendo la cosa giusta. Lo devo credere.

    Ed ora sai tutto. Sei felice ora? Non credo. Perché ti ho raccontato tutto? Sto invecchiando Everett, se dovessi morire, qualcun altro deve continuare a sfamarla. Magari con te sarà diverso. Magari troverai un modo per resisterle.

    Ma non credo.

    Edited by Asmodeus92 - 8/5/2014, 00:42
  4. .
    Salve a tutti, utenti.
    Apro questo topic per parlare dell'onironautica, ovvero l'esperienza di riuscire a rendersi conto di essere in un sogno e quindi manipolarlo ed agire come se foste in realtà.
    Per chi è interessato all'argomento e non ne sa molto può trovare ottime descrizioni qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Onironautica
    Quanti di voi sono riusciti, almeno una volta nella vita, a controllare un sogno a vostro piacimento, sentendosi realizzati ed eccitati per l'esperienza?
    Diventare onironauti dev'essere un'esperienza fantastica, può persino servire a rilassarsi e vivere meglio.
    La mia intenzione è quella di riunire esperienze, racconti sui vostri sogni, di raccogliere consigli su come poter aumentare le probabilità di ottenere un "sogno lucido" nella fase REM:
    Chiunque ne voglia parlare scriva pure, penso siano informazioni da condividere apertamente ^^
    Grazie dell'attenzione e saluti CPF! :)
4 replies since 16/11/2011
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