Votes given by cold97

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    Sai, amico mio, la gente nasce, la gente muore, è una cosa normale.
    Dopo essere venuti al mondo, viviamo la nostra insulsa vita, avvicinandoci lentamente, ma inesorabilmente all'attimo in cui l'ultimo fiato della nostra anima lascerà il nostro corpo mortale.
    È un processo uguale per tutti, o almeno dovrebbe esserlo; ti dico questo perché, saltuariamente, la gente... scompare.
    Non posso spiegartene le cause, nessuno le conosce, semplicemente, ogni traccia della sua esistenza sparisce dal mondo.
    Da un momento all'altro potrebbe capitare anche a te, sai, e non te ne accorgeresti nemmeno: ogni traccia della vita di queste persone scompare, chi le aveva conosciute le rimuove dalla sua memoria, come se non fossero mai esistite. È un fenomeno che abbatte anche i più grandi vincoli, quali l'affetto, l'amicizia, l'amore materno.
    Agisce repentinamente, senza preavviso.
    Ma ora si è fatto tardi, devo proprio smetterla di perdere tempo parlando da solo...


    Liberamente ispirato a La piccola biblioteca di Babele di Dylan Dog


    Edited by o.O.o - 24/10/2016, 23:08
  2. .
    Ring around the rosie

    Tutti conosciamo la filastrocca “Giro giro tondo”, ma ben pochi sanno che deriva da un’antica nursery rhyme, le filastrocche per bambini inglesi, dal titolo “Ring around the rosie”.
    Il testo è il seguente:

    Ring around the rosie
    A pocket full of posies
    Ashes, ashes
    We all fall down

    Così approssimativamente tradotta:

    C’è un anello di colore rosa
    Un sacchetto di erbe profumate
    Ceneri, ceneri
    Cadiamo tutti

    Alcuni studi storici collocano l’origine di questa filastrocca intorno al XVII secolo, durante la grande peste bubbonica che ha sterminato i due terzi della popolazione inglese tra il 1665 e il 1666.
    L’anello di colore rosa sembra riferirsi all’aspetto dei bubboni, i primi sintomi della peste, mentre il sacchetto di erbe profumate era invece il rimedio che i cerusici, i medici che visitavano gli ammalati di peste, tenevano infilato nelle famose maschere a forma di becco per evitare il contagio. Il verso sulla cenere è dedicato all’abitudine di cremare i corpi una volta morti, per diminuire la probabilità di venire infettati; un’alternativa a questo verso è “A-tischoo, a-tischoo”, onomatopea inglese dello starnuto, che indica lo stadio ultimo della peste. Il finale è un lamento dovuto alla grande quantità di decessi provocati da questa piaga, che sembrava potesse estinguere tutta la specie umana.

    Recentemente io e il mio gruppo di amici siamo stati chiamati da una signora, che ci ha chiesto di liberarle la cantina da vecchie scartoffie. Abbiamo riempito cinque scatoloni, destinati al macero, ma nell’uscire ho notato quello che sembrava un diario, di fattura moderna, nascosto sotto un comò. Di seguito riporto le poche righe scritte.

    “12 Agosto 2001

    Mi chiamo Mauro Maurri, sono un medico con la passione della musica e dei bambini. Ho due splendide figlie a cui ho insegnato a cantare, e questo è probabilmente stato il mio errore.
    Stavo eseguendo ricerche sulla musica medievale, quando sono incappato in uno strano spartito.
    Mi ha particolarmente stupito, in quanto vengono utilizzate una notazione molto innovativa per il periodo (circa 1660) e delle armonie vietate, in quanto sgradevoli, ma soprattutto considerate eretiche: l’intervallo di quarta eccedente, estraneo ai modi musicali del tempo, derivati dai modi greci, era dissonante e quindi veniva chiamato il diabulus in musica, il diavolo in musica, era perciò diminuito attraverso un’alterazione. Nel suddetto spartito invece se ne fa largo uso. Mi chiedo come mai non sia stato bruciato all’epoca, prassi per tutto ciò che andava contro le volontà della Chiesa. Mi informai sulla leggenda di questa filastrocca, e cercai delle registrazioni di questa particolare armonizzazione. Stranamente, sul Web non trovai nulla. Ero molto curioso, per cui mi arrangiai con un vecchio microfono che avevo in casa e registrai il pezzo cantato dalle mie figlie. Era strano, diverso da quello che sono stato abituato ad ascoltare. Anche brutto, se si può dire, ma ipnotico.
    Quello stesso giorno lo ascoltai almeno una ventina di volte. Non riuscivo a farne a meno, sentivo che c’era qualcosa di nascosto, di segreto. La sera non riuscii a dormire, quella cantilena mi risuonò nelle orecchie per tutta la notte.
    Il giorno dopo fu la stessa cosa. Fui sbrigativo con i miei pazienti, volevo solo tornare a casa. Continuavo a riempirmi le orecchie di quelle note strane, seducenti…
    Questa storia andò avanti per qualche giorno, finché non mi svegliai, una mattina, con una strana sensazione di malessere. Sentivo che nel mio corpo qualcosa non andava. Presi una tachipirina e tornai al lavoro, come se nulla fosse. Pensavo ad un’influenza passeggera. Quando tornai a casa mi resi conto che per tutto il giorno avevo continuato a grattarmi l’interno del braccio, dove si era formato un piccolo rash di colore rosa. Misi una pomata e non ci pensai più.
    Nei giorni a seguire il prurito peggiorò, e la bolla sul braccio si era gonfiata. Ero piuttosto impegnato sul lavoro quei giorni, quindi procrastinai la visita dal dermatologo alla settimana successiva. Non poteva essere nulla di grave, non avevo fatto viaggi all’estero e non ero entrato in contatto con sostanze pericolose.”

    diarioa

    Ero alquanto incuriosito ed eccitato dalla mia scoperta. Mi chiedevo che cosa fosse lo spartito, e che avesse di strano quella registrazione. Pochi giorni dopo tornai dalla signora a cui avevamo svuotato la cantina per chiederle se potevo cercare ancora qualcosa là sotto. Dopo che lei ebbe acconsentito mi diressi subito verso il comò sotto al quale avevo rinvenuto il diario. Volevo trovare qualche altro scritto, qualsiasi altra cosa. Sapevo che la storia non poteva essere finita così. Dopo essermi scheggiato un’unghia ed aver riempito i polmoni di polvere trovai quello che stavo cercando. Anzi, forse più di quanto mi aspettassi. In fondo ad un cassetto, coperto da varie tovaglie, stava un fagotto leggero tenuto insieme da un elastico. Quando lo aprii mi accorsi di avere in mano sia lo spartito che una cassetta. Lo spartito era molto antico, scritto alla maniera seicentesca, ed aveva come titolo solo la parola “Ring”. La cassetta non aveva etichette di sorta.
    Il resoconto, come speravo, non terminava sul diario. Il retro dello spartito era coperto dalla scrittura di Maurri, la stessa del diario:

    “Questa notte non ho dormito bene, continuavo a tossire e sentivo la febbre che saliva in me. Non sono andato a lavorare, ero troppo stanco e spossato per alzarmi dal letto. Stamattina la tosse non mi dava tregua, e sentivo in bocca un sapore metallico.
    Non riesco a prendere sonno, scrivo qua ciò che mi sta accadendo. Starnutisco, e schizzi di sangue mi escono dalle narici e dalla bocca. Ho compreso quello che è successo, ed ho impedito ai miei familiari di entrare nella camera. La filastrocca non è ispirata alla peste bubbonica. Ne è la causa.”

    pacchetto

    spartitocassetta

    spartitod

    spartito2

    letteraw

    Mi sono documentato, la storia di Maurri è vera, ma sembra che qualcuno abbia voluto cambiare alcuni dettagli, come per nascondere ciò che è successo realmente...
    http://qn.quotidiano.net/2001/08/18/246645...el-mostro.shtml

    Ho riversato il breve contenuto della cassetta su PC. Questo è quello che c’era registrato. www.youtube.com/watch?v=9mJcQ577YcQ

    Edited by Rufus Loacker - 31/12/2012, 01:10
  3. .
    Grazie :)
    Ho preferito non dilungarmi nelle descrizioni sia per dare un'atmosfera misteriosa, sia per avvicinarmi il più possibile a quelle che sono le vere creepypasta, senza nulla togliere ai racconti horror, che comunque mi piace tantissimo sia scriverli sia leggerli.
  4. .
    Creepypasta flash, molto minimal, per tornare a scrivere storie horror.



    Quante volte da piccolo, ma anche da ragazzo, ti è capitato di camminare per strada e dire, molto banalmente, "Scommettiamo che riesco a camminare su di una mattonella sì e una no?", oppure, mentre giocavi a un videogioco, "Scommettiamo che riesco a vincere questo livello senza perdere alcuna vita?"...
    È un'abitudine normale, tutti almeno una volta, anche inconsciamente, abbiamo fatto una scommessa di questo tipo, spesso abbiamo vinto, spesso abbiamo perso, ma non ci è mai importato particolarmente dell'esito.
    Eppure... perché abbiamo l'impressione che dentro di noi cambi qualcosa, senza però saperne dare una spiegazione? Sono veramente futilità quelle che facciamo? Non hanno alcuna conseguenza?
    Certo... all'inizio almeno.
    Vedi, ciò che mettiamo in palio, che puntiamo... è la nostra anima; ovviamente, un'entità di tale portata non può esaurirsi del tutto a causa di un effimero errore, ma a lungo andare essa cede.
    Immagina la nostra vita come un gioco d'azzardo: la nostra anima è continuamente in gioco, sta a noi fare le scelte giuste per preservarla e rafforzarla, piuttosto che sbagliare e vederla perire; non possiamo astenerci dal farlo, perché ad ogni mano ce ne sottraggono un po', obbligandoci a partecipare attivamente.
    Per cui, sii attento a ciò che fai, e non agire d'impulso, rifletti prima di scommettere qualcosa che non potrai realizzare; si dice che le anime prossime all'esaurimento si mostrino al loro possessore e gli parlino, cercando di aiutarlo, ma non possono prendere parte attivamente al suo gioco.
    Ma ora... sicuramente ti chiederai chi sono, cosa voglio da te, perché ti sto parlando, vero?
    Tu hai già capito, mi conosci...

    ... scommettiamo?

    Edited by o.O.o - 25/10/2016, 16:46
  5. .
    CITAZIONE (LaStalker© @ 16/9/2011, 20:59) 
    ASSOLUTAMENTE CONTRO.
    Uno stato che usa la pena di morte, è uno stato omicida.
    Secondo me non c'è cosa più brutta del privare qualcuno della propria libertà.
    Ovviamente sono molte le cose lasciate a cazzo in Italia.
    E' vero che i criminali escono dopo pochissimo, ma la soluzione non è ucciderli.
    La cosa migliore è che vengano seguiti in carcere da persone competenti, ed una volta scontata la loro pena possano essere seguiti anche all'esterno, con il reinserimento nella società.

    Ma che reinserimento nella società, quelli che han fatto una strage, pensi che debba essere rimesso "nella società?"

    Il lupo perde il pelo non il vizio.
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    ASSOLUTAMENTE CONTRO.
    Uno stato che usa la pena di morte, è uno stato omicida.
    Secondo me non c'è cosa più brutta del privare qualcuno della propria libertà.
    Ovviamente sono molte le cose lasciate a cazzo in Italia.
    E' vero che i criminali escono dopo pochissimo, ma la soluzione non è ucciderli.
    La cosa migliore è che vengano seguiti in carcere da persone competenti, ed una volta scontata la loro pena possano essere seguiti anche all'esterno, con il reinserimento nella società.
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    Cosa penso sulla pena di morte ? FOTTUTAMENTE A FAVORE.

    Uno che sta in prigione, sai quanto soffre ? Dovrebbe ricevere torture, visto che non è possibile, la pena di morte mi sembra più che adeguata. Perchè i criminali poi ce li troviamo dinuovo al piano di sotto, questo mi fà sentire meno sicuro.
  8. .
    SIIIIIIII AMORE AI LOV IU!!!!!!!!1111111111111111111
  9. .
    CITAZIONE (LaStalker© @ 7/9/2011, 16:46) 
    Bellissima e piena di significato. 10+
    :rotfl:

    Mi hai tolto le parole di bocca xD
  10. .
    Cioè ma tu sei speciale ragazza!
    Riesci ad unire quei toni coinvolgenti, ad un ritmo calzante pieno di paura!
    Stupiscici ancora!
    Almeno finché Alpha non ti ferma. :omg:
  11. .
    Penso che non adrò mai più in bagno :omfg:
  12. .
    Oh mio dio! TU HAI UN DONO!!! Come fai a creare dei capolavori così?! La storia è così intensa, drammatica, coinvolgente, ti cattura dalla prima all'ultima parola e poi ti lascia di stucco, con un finale mozzafiato! Ti prego scrivine ancora!
    Almeno fin quando non ti banneranno :peoflow:
  13. .
    Ripeto, Allan Poe ti fa un baffo :siga: 10+
  14. .
    Ho ancora i brividi, complimenti!
  15. .
    Geniale!
27 replies since 25/8/2007
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