Votes taken by Silverkin

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    Nei tempi antichi, quando la natura incontaminata aveva il controllo del mondo, quando non vi era inquinamento o tecnologia e gli uomini vivevano nella più totale ignoranza e arretratezza, gli dèi, come gli stessi umani, instancabili e bellicosi, non finivano mai di fare guerra tra di loro.

    Grazie ai loro poteri sovrannaturali creavano degli automi da far combattere in battaglia insieme a loro, e sfruttavano i pianeti come campi di battaglia. Due in particolare si elevavano sugli altri per l'abilità e l'aggressività: Gladius, che lottava con uno splendente spadone ancipite d'argento, più affilato di qualsiasi lama divina o mortale; Il suo rivale era Securis, il quale utilizzava come strumento di morte un'enorme e spaventosa ascia bipenne, il cui aspetto avrebbe terrorizzato il più impavido dei guerrieri.

    Rendendosi conto della situazione di parità in cui si trovavano, decisero di sfidarsi in un modo diverso. Si trasferirono sulla Terra, in cui dimoravano le creature più immonde dell'universo. I due combattenti decisero quale mostro avrebbe dovuto affrontare l'altro, per poi iniziare all'istante la caccia.

    Securis aveva il compito di eliminare un grande essere alato che sorvolava i cieli, bruciando intere foreste e seminando terrore nelle comunità terrestri grazie al suo inestinguibile fuoco interiore, che poteva esternare in portentose fiammate.
    Il dio fece forgiare dal fabbro degli dei una lunghissima catena d'acciaio, così lunga che avrebbe potuto raggiungere le stelle se lanciata dalla crosta terrestre.

    Attese pazientemente in una pianura desolata e, quando fu ricoperto dall'ombra della lucertola alata, legò la catena all'impugnatura dell'ascia e lanciò quest'ultima verso il drago: esso venne afferrato per l'ala e, con una forza degna solo di un dio, trascinato verso il terreno.

    In quell'istante il mostro era a terra leggermente stordito, allora Securis ne approfittò, e con tutta la sua forza colpì la testa della creatura, perforando le sue scaglie nere come la notte e mai scalfite prima di allora. Dopo quel colpo dalla potenza smisurata si formò una lunga crepa che percorse tutta la pianura, e il drago perse la vita.

    Gladius invece ispezionò a lungo gli oceani, alla ricerca di una leggendaria creatura acquatica, mai vista da nessuno. Quando percepì la sua presenza, con un solo fendente divise le acque, lasciando vulnerabile la sua preda dalla grandezza mastodontica. Caricò il colpo ritraendo il braccio e puntò la lama verso il mostro acquatico, per poi lasciarsi cadere verso di lui. Lo trafisse con un affondo che lo divise a metà, formando anche un buco che arrivava fino all'altro capo del mondo.

    I due dèi si incontrarono e, quando scoprirono che vi era ancora una volta una situazione di pareggio, persero il controllo e iniziarono a duellare furiosamente. Nella foga del duello fecero il giro del mondo e, incantati, tutti gli esseri viventi li ammiravano mentre duellavano in mezzo all'azzurro dell'empireo. I loro colpi formavano quasi una danza armoniosa e acrobatica, in certi frangenti persino difficile da seguire con lo sguardo.
    Il combattimento durò sette giorni e sette notti, e ormai tutto il mondo li aveva osservati confrontarsi.

    Illuminati direttamente dal sole albeggiante, finirono di combattere. Gladius ebbe la meglio su Securis: la gelida lama argentea era di fronte al collo del dio armato di ascia: sarebbe bastato un solo rapido gesto per porre fine alla sua vita. Ma Gladius gli porse la mano e lo fece rialzare. Mentre tutto il mondo osservava la svolta inaspettata, i due guerrieri rinfoderarono le armi e si strinsero la mano. Securis ammise la superiorità del suo avversario, ma quest'ultimo non fece l'arrogante: gli disse di migliorare le sue abilità, e di tornare sulla Terra ogni sette anni per decidere di nuovo chi fosse il più forte tra loro due.

    Gli umani presero esempio dalle due divinità, e oltre alle guerre iniziarono a confrontarsi in modo amichevole nel combattimento, per poi creare dei veri e propri giorni dedicati alle competizioni, in cui i gareggianti davano il meglio di se' per vincere, ma in cui ogni partecipante, che fosse vittorioso o sconfitto, veniva rispettato e incitato a migliorare. Perfino gli animali, che sapevano solo uccidere cacciando, iniziarono a lottare in modo non letale tra i membri della loro specie, per temprarsi.

    La prof.ssa ci ha chiesto di scrivere un mito totalmente originale come compito per casa. L'ho scritto e... niente, sono curioso di sapere se è abbastanza carino da essere pure smistato.


    Edited by Silverkin - 15/9/2017, 14:28
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    Nèi meàndri oscùri dèl nòstro mòndo vìvono dègli èsseri pìccoli pìccoli. Sòno ovùnque, àd ògni nòstra paròla vèngono utilizzàti sènza neànche rèndercene cònto.

    Sòno mòlto importànti pèr l'ecosistèma dèl nòstro mòndo, mà purtròppo muòiono spèsso, soprattùtto quàndo pronunciàte dà stranièri. Pàce all'ànima lòro.

    Stànziano nèlle paròle, chè vèngono scèlte ìn bàse ài lòro gùsti: àd alcùni piàcciono lè paròle sdrùcciole, àd alcùni trònche, àd àltri piàne. Hànno ànche aspètti differènti: acùti, gràvi, circonflèssi...

    Gràzie à lòro possiàmo distìnguere vocàboli chè all'apparènza cì sèmbrano idèntici.

    Nòn uccidiàmoli, specialmènte nèlla lìngua parlàta.

    Preoccupiàmoci dì lòro.

    Lòro sòno ovùnque. Sòno tùtti innocènti. Lòro sòno glì accènti.

    Edited by Silverkin - 24/9/2016, 10:56
  3. .
    In qualunque città, in qualunque paese, raggiungi un qualsiasi istituto mentale o casa di cura alla quale puoi arrivare. Ma anche se non lo farai mai perché hai prudda, ti racconterò lo stesso cosa dovresti fare. Quando raggiungerai il bancone principale, chiedi di visitare qualcuno che si fa chiamare "Il Possessore dei Sassolini". La segretaria ti guarderà malissimo e ti domanderà se sei un paziente o un visitatore e farai una figura di merda quando scoprirai che quella a cui avresti dovuto chiederlo è in ritardo.
    Quando lo ripeterai a quella giusta, lei senza dir nulla si incamminerà e tu dovrai seguirla resistendo alla tentazione di guardarle il culo poiché potrebbe costarti la vita. Inizierete a scendere una serie di scale e percorrerete corridoi che non dovrebbero esistere e mentre ti starai per chiedere se quella che hai attraversato prima era una porta o un portale, sentirai delle imprecazioni verso figure religiose. Tutto eccitato ti farai trip mentali da appassionato di horror immaginando che troverai un demone potentissimo, ma rimarrai deluso quando la segretaria preciserà che sono solamente i vecchietti che giocano a briscola nel piano superiore.

    A quel punto la ragazza dovrebbe girarsi e tu dovrai rispondere velocemente "Cazzo guardi?"; se sentirai del silenzio, preparati a fuggire in Messico perché ti ricorderai che è la stessa che hai incontrato in discoteca qualche anno prima e che hai messo incinta per sbaglio. Se si volterà, allora prosegui. Ti imbatterai in una porta con su scritto "entrata del cibo" e non ti sentirai tanto sicuro di entrare, ma sai bene che se perdi la scommessa fatta con gli amici quelli pubblicano il selfie che ti sei fatto mentre ti masturbavi. La segretaria aprirà la porta e ti spingerà dentro, richiudendola subito dopo. Ti avviserà che la moglie del Possessore gli ha messo recentemente le corna e che prima ha sbattuto il mignolo sul comodino, quindi chiuderai gli occhi e ti piscerai sui pantaloni da 300 euro comprati direttamente dallo stilista francese e reciterai mentalmente 70 Ave Maria, stupendoti del fatto che te li ricordi ancora nonostante l'ultima volta in cui sei andato in chiesa è stata al battesimo di tua cugina quando ancora guardavi i Gormiti. Sentirai dei passi pesanti che si avvicinano a te e quando sulla tua pelle percepirai il respiro gelido della creatura, tirerai un peto di paura così forte che nella stanza affianco un pazzo andrà sotto il letto e si metterà a gridare "TUTTI GIÙ! I RUSSI CI BOMBARDANO!". La creatura morirà soffocata e scomparirà. Quando aprirai gli occhi a terra vedrai un sassolino e un biglietto in cui c'è scritto "Questo sassolino è l'oggetto numero settordici su millemila. Non dovrà mai essere riunito con gli altri.". Ma poi a te che cazzo te ne frega di riunirli?

    Prima di morire anche tu per la tua stessa scoreggia metterai il sassolino in tasca e ritornerai all'entrata, dove la segretaria dal bel culo ti guarderà stizzita e darà 100 euro alla collega tutta contenta. A quanto pare non sei l'unico che fa scommesse. Uscirai fuori all'esterno e ti ricorderai che devi tornare a casa da tua moglie per cena prima che chieda il divorzio.
    Il tuo unico piacere della giornata sarà la lasagna fatta da tua moglie e quando soddisfatto ti siederai sul divano a pancia all'aria con una birra gelata di fianco, ti metterai la mano nella tasca per prendere il sassolino, per poi renderti conto che non erano i pantaloni dello stilista ma quelli bucati che dovevi portare in sartoria.

    Edited by Silverkin - 11/9/2016, 14:23
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    CITAZIONE (eFesti @ 22/2/2016, 14:55) 
    CITAZIONE (Silverkin @ 22/2/2016, 14:09) 
    Final Fantasy XIII-2 è un pochetto sottovalutato

    FFXIII è una palla
    lo so, è popolare come opinione, ma lasciatemi continuare

    per le prime 40 ore ma appena esci dalla trama diventa interessante

    Però molti lo criticano facendo il confronto con gli altri. Sicuramente in confronti ai precedenti è 'na merda, però se lo vediamo come un gioco a se' stante è mediocre. Perlomeno i primi due, Lightning Returns è il male.

    Comunque, per non andare OT aggiungo che essere vegani per motivi morali lo trovo stupido. OK vegetariani, ma non trovo nulla di moralmente sbagliato nel bere un bicchiere di latte.
  5. .
    Demon's souls è sopravvalutato.
    Fare di tutto per andare contro-corrente e come essere pecora ma al contrario
    Final Fantasy XIII-2 è un pochetto sottovalutato
    Croix89 mi fa cagare
    Odio Clash of Clans
    Odio i film d'animazione dello Studio Ghibli
    Odio il calcio
  6. .
    Tutto iniziò da una storia, poi si espanse, e diventò un'intera ambientazione. Altro che Game of Thrones (?)
    Comunque, volevo condividere con voi i miei scleri scolastici quindi ecco qui, buon genocidio di neuroni!

    Sconsigliata la lettura a bambini, fanatici religiosi, (finti) moralisti, amanti di Tolkien, individui senza senso dell'umorismo e ciechi.


    Storia di Caio

    C'era una volta un tizio di nome Caio. Il ragazzo passeggiava tranquillamente per le belle strade della sua amata cittadina chiamata Πυθθιλανδια. Indossava un kilt che gli copriva le gambe pelose ricolme di smagliature, una tunica da monaco fucsia che ricordava la sua appartenenza al potente Ordine dei Froci, dei guanti giallo canarino di scaglie di drago, e una cuffietta viola con un pon pon a forma di gallo da cui fuoriuscivano ciocche di capelli verdi. Caio andò nel suo negozietto di fiducia, dentro cui si stava compiendo una rapina. Entrò tranquillamente per comprare il prezzemolo e salutò l'amico rapinatore. Quest'ultimo, che odiava i membri dell'ancestrale, divino Ordine dei Froci, gli sparò un proiettile in testa, per poi imbalsamarlo e metterlo in giardino. Degli alieni, gelosi, presero Caio imbalsamato, e, pensando fosse vivo, gli fecero tante cose volgari. Ma poi, scoprendo che era morto, ovviamente si suicidarono con la candeggina.


    Storia di Alluca

    C'era una volta Allùca. Non fatevi ingannare dal nome e da quello che aveva dentro le mutande, era una ragazza. No, non sto scherzando. Sì, davvero. Era catafratto da un'armatura nera, fatta di acciaio e dura come la pietra, un po' come quello che aveva nei pantaloni. Sì, prima non stavo scherzando per davvero. Odiava a morte Caio, marito di Tizio e padre di Sempronio. Lo cercava in continuazione, e alla fine scoprì dove si trovava e il modo per raggiungerlo. Dunque si fece sparare in testa da un rapinatore mentre cercava il prezzemolo nella città di Πυθθιλανδια e fu imbalsamato. Fu rapito dagli alieni e si ritrovò faccia a faccia con Caio. Voleva ucciderlo, ma si accorse che tutti e due erano morti. Ma che sbadatone!


    Nascita di Kleft

    C'era una volta una coppia di pastori sterili, che incontrarono un angioletto, e quest'ultimo ingravidò la donna con il suo miracolo. Da quell'unione nacque Kleft. Era un bambino molto strano, vestiva sempre con un cappello con su scritto NN, cioè New Nazaret, e sotto di esso vi si trovava un pannolone legato al capo. Per lui era una bandana, e guai a chi gli faceva notare che era un pannolone e che il proprio nonno cacava a terra da mesi per colpa sua. Un giorno incontrò un ragazzino della sua età nato dall'unione della maledizione di un demone e una riccona sterile. Questo, a differenza di Kleft che cantava alla velocità di una sega davanti all'immagine fake di Juliana Moreira nuda e poco melodiosamente, cantava con una voce pura e dal piacevole ascolto. Si chiamava Aright. Kleft lo odiava, quindi tentò di ucciderlo. Purtroppo dalla sua aveva solamente mucche e malattie contagiose, mentre Aright aveva dalla sua bodyguard e un vecchietto senza pannolone infuriato. Dunque Kleft morì. A Carnevale però, ci fu una miracolosa resurrezione di Kleft, che volle da subito prendersi la sua vendetta. Purtroppo era il Carnevale del 3777, dunque Aright era già morto soffocandosi con il prosciutto crudo.


    Storia di Pio il pulcino

    C'era una volta Pio il pulcino, che ascoltava la radio allo zoo. Era geloso di suo cugino di 7° grado Pulcino Pio, che era uguale ma migliore di lui. Lo sopportava, nonostante tutto. Tranne il giorno che lo sentì alla radio. Quella fu l'ultima piuma che fece traboccare il nido. Desideroso di veder suo cugino morire dolorosamente, chiamò un guidatore di monster truck per liberarsi di lui. Quest'ultimo lo uccise alla fine della sua esibizione alla radio. L'omicida fu arrestato, ma Pio... Si dice ancora che giri per le città aspettando il momento in cui troverà un altro essere vivente di nome Pio. E quando succederà, sarà inarrestabile.


    Background della storia di Caio e Alluca

    Inizio

    Tutti credono che Kleft fu l'unico figlio di Marja, e nessuno sa che non è così. Tutto iniziò quando l'angioletto ingravidò col suo miracolo la pastora sterile. Ποσειδών, il quale non voleva essere dimenticato dagli uomini e voleva superare il ben più famoso fratello Ζεύς senza giocare a sasso-carta-forbici, decise di lasciare la sua impronta nella religione che stava per prendere il sopravvento: quella Klefteniana. Quindi scese sulla terra, e stuprò la madre di Kleft. Anche se era sterile, generò un altro figlio (MIRACCOLOOOOOO!!!). O meglio, una figlia. Solo che, per colpa del precedente contatto con l'angioletto, nacque con un difetto psicologico, e un grande, dannatamente grande difetto fisico. La donna aveva il pene. Un grandissimo, enorme pene. Nonostante questo, era attratta dai maschi. Ah già, aveva anche le orecchie a punta, che sembrano attirare il razzismo. Per questo fu rinnegata e odiata. Per distruggere la sua solitudine, decise di fondare un ordine: Il potentissimo, invicincibile Ordine dei Froci. Transus Penus, questo era il suo nome, ma da quel giorno tutti la conobbero come il Signore dei Piselli.

    L'ordine dei Froci, gerarchia:

    Signore dei Piselli: Il capo dell'ordine. Colui che gli ha dato origine e lo manda avanti, rendendolo più numeroso delle fangirl di Justin Bieber.

    Vice: L'amico più fidato del Signore. Si occupa di tutte le faccende importanti in assenza del Signore, e ne ottiene il potere decisionale. Attualmente è occupato da Vladimir Luxuria.

    Trans: Coloro che si occupano di portare soldi all'Ordine tramite la prostituzione, essendo provvisti di ambo gli organi sessuali, e quindi capaci di soddisfare chiunque.

    Gay: Si occupano principalmente del combattimento, essendo abili nell'irritare gli altri a tal punto di farli suicidare. Sono la potenza militare dell'Ordine.

    Lesbiche: Il loro compito è diffondere il credo. Vanno nelle città di tutto il mondo, vestite in modi provocanti, per farsi stuprare da qualsiasi uomo e aumentare la simpatia verso l'Ordine. Inoltre hanno anche il compito di trovare credenti che ancora non si sono dichiarati, grazie al loro intuito femminile e la capacità di ascoltare gli altri senza spazientirsi, essendo donne. Sono anche strumento di procreazione. Le lesbiche atte a questo compito vengono chiamate Trans Formers.

    Obbiettivi:
    Diffondere il credo per conquistare il mondo; Creare un mega orgione mondiale; Distruggere la Setta degli Anti-Froci; Farle uscire a Denise Milani.


    Origine degli Anti-Froci

    Prima degli eventi odierni, Allùca faceva parte dell'Ordine dei Froci. Lui e Caio si sono odiati da quando si sono visti. Tutt'e due erano innamorati di Tizio. Allùca, che odiava a morte Tizio, volle farlo soffrire. Per farlo scrisse una lettera, inserendo come falso mittente Tizio, e la spedì a Caio. Quest'ultimo la lesse, e si dirisse al parco come c'era scritto nella lettera. Sfortunatamente per Allùca, Caio incontrò davvero Tizio, che era in realtà una bellissima Lesbica. Si sposarono e fecero un figlio: Sempronio. Allùca, infuriato, tradì l'Ordine e fondò la Setta degli Anti-Froci.


    Eventi post-morte di Allùca

    Dopo la morte di Allùca, la Setta degli Anti-Froci si ritrovò senza comando. Ma Kleft, risorto quel periodo, decise di prendere il posto lasciato da Allùca, avendo scoperto che il Signore dei Piselli era in realtà il figlio di colui che violentò sua madre sterile. Grazie ai grandi poteri divini, la Setta non fu mai così potente. Perciò, scoppiò la 7a guerra mondiale.


    Storia di Piodorco

    C'era una volta Piodorco, figlio di Pudonna Mattana. Da quando nacque sua madre gli ripeteva sempre le stesse parole: "La nostra famiglia è destinata a scatenare e contribuire a guerre religiose". E si rivelò vero. Mentre passeggiava tranquillamente per le strade di Tradonna Moia City in compagnia di sua sorella Chiodane, scorse una figura tra le ombre di un vicolo stretto. Una figura indistinta, la quale sembrava esser ricoperta di piume. La cosa che fece rabbrividire di più Piodorco, fu il secondo prima di perderla di vista, quando gli sembrò di vedere dei piccoli occhietti rossi che lo fissavano, immobili, senz'anima. Sentirono un esplosione in lontananza. Nelle strade della tranquilla cittadina, accompagnati da un canto stridulo e irritante, marciavano degli uomini vestiti di rosa, viola e fucsia. Davanti a loro, colui che sembrava essere il comandante dell'esercito, cavalcava, apparentemente seminudo ma in realtà coperto da un'armatura, invisibile ai codardi. I fratelli si rifugiarono in un vicoletto corto. Delle urla strazianti bloccarono il canto e la marcia. Erano provenienti dal vicoletto, e finirono con un lungo gemito. Piodorco giaceva a terra, ucciso da un terribile pulcino dal piumaggio giallo ma a chiazze scarlatte, direttamente spruzzate su di lui dal povero ragazzo anagramma. Pio il Pulcino. Zan zan zaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaan!!! Il Signore dei Piselli, accompagnato dal fidato amico/a Vladimir Luxuria, parlò con Pio, il quale gli disse del suo scopo. Allora il Signore, sapendo un segreto segretissimamente segretoso, reclutò Pio. Il segreto era che Kleft [REDATTO] Ah no, quello è di un'altra cosa.
    Il segreto era che Kleft, faceva di cognome... Pio.
    Con le grandi abilità del Pulcino, da quel momento la guerra si equilibrò. Kleft aveva le sue abilità divine, Il Signore dei Piselli aveva Pio.

    P.S. No, non sono omofobo, nel caso ve lo chiedeste.

    Seconda Parte



    È giunto il momento.
    È passato più di un anno.
    Ma rieccoci qui.



    Sconsigliata la lettura a bambini, fanatici religiosi, (finti) moralisti, amanti di Tolkien, individui senza senso dell'umorismo, persone con poca pazienza e ciechi.

    Storia di Confesvi.

    C'era una volta Confesvi, un cartello attaccato al muro di un edificio. Nel marciapiede di fronte passavano delle persone e lo vedevano, chiedendosi subito dopo cosa significasse. Confesvi era in realtà un nome latino della terza declinazione. Dato che nessuno lo capiva, decise di spararsi. Ma non morì, essendo un cartello. Il Signore dei Piselli, il quale stava marciando insieme al suo esercito, stupito dall'indistruttibilità di Confesvi, decise di prenderlo come scudo.


    Storia di Confesvo.

    C'era una volta Confesvo, un cartello attaccato al muro di un edificio. Nel marciapiede di fronte passavano le persone e lo vedevano, chiedendosi subito dopo cosa significasse. Confesvo era in realtà un nome latino della seconda declinazione. Purtroppo Confesvo era malato gravemente. Non gli importava nulla che gli altri non capissero il significato del suo nome, la sua mente era straziata dal dolore. Stanco di soffrire, decise di suicidarsi staccandosi dal muro che gli portava i fluidi vitali che lo tenevano in stato vegetativo. Mentre la sua anima volava verso l'empireo, arrivò Kleft, il quale, provando pena per Confesvo, decise di usare le sue abilità divine per resuscitarlo.


    Continuo storia di Confesvo.

    Di nuovo in vita, Confesvo non era più malato, ma sano come un pesce, anche se era un cartello. La malattia che prima lo indeboliva portandolo ad essere della seconda declinazione era sparita, perciò tornò alla sua declinazione originaria, cioè la quinta. Kleft lo prese come scudo, e da allora lui e il suo fidato Confesveis furono inseparabili.


    Storia di Efestione.

    In quel di Tradonna Moia City, passeggiava un biondo figuro. Chi era costui? Non era altro che il mitico Efestione, leggendario Frocio che vinse la scommessa fatta tra i membri del vecchio Ordine dei Froci, in una serata tempestosa nella loro locanda abituale.

    "CIoè figa, c'è 'sto gnocco qui che ora comanda il nostro paese che sta conquistando tutta la Persia!>

    "Porco***, davvero fai? Mi so tanto eccitato a sapere una notizia del genere, Dio***!"
    Efestione, sentendo questo vociare, curioso come un delfino si avvicinò ai due, e spavaldo disse:

    "Ao' anvedi che 5 minuti e già lo sto a cavalca' come 'no stallone!"

    Proprio da quella promessa nacque la leggenda del mitico Efestione, l'amante di Alessandro Magno.
    Costui attirava la brama del Signore dei Piselli, e Kleft questo lo sapeva. Nella piazza centrale di Tradonna Moia City, mentre Efestione dava da mangiare agli uccelli, giunsero i due eserciti.

    "Efestione, mio amato!" Gridò il Signore dei Piselli.

    Efestione si voltò, e vide quella figura in armatura.

    "Oh ma che cazzo voi te mo', cogl-"
    Prima che egli potesse finire le sue ingiurie, una freccia gli trapassò il cuore. Una freccia che veniva da Kleft, il capo della Setta degli Anti-Froci.


    La storia finale, resa dei conti fra la Setta e l'Ordine.

    Fra le strade nebbiose di Tradonna Moia City, nella fosca piazza centrale, il Signore dei Piselli, chino e mesto, tratteneva tra le sue braccia le mortal membra di quello che fu Efestione, leggendario frocio. Abbandonando il suo amato al suolo, gravoso si mise in posizione trasversale; di fronte s'innalzava Kleft impavido, algido di fronte allo sguardo d'odio e alle lagrime che rigavano il volto del Signore. Il primo a scindere il silenzio fu il capo della Setta, con la sua voce stentorea:

    "Non dispiacerti, poiché prima del calar del sole raggiungerai il tuo amato sot'terra."
    Questo fu il primo strale della battaglia. Il Signore, proclitico sul suo divino scudo Confesvi, rispose:

    "Tu, disgustoso fedifrago, che gli augelli ti strazino le carni! L'alma di Efestione vive ancora insieme alla menìa che troncherà il tuo collo!"

    Mentre ambedue i condottieri stavano a compiere voli pindarici scambiandosi aspre ingiurie, al contempo gli schieramenti, rivali tra loro, si preparavano allo scoppiare del caos. Alcuni sbadigliavano per via della discussione fra i due generali, che si facea tarda e priva di senso alcuno; altri lagrimavano commossi dalla vicenda; taluni perfino immortalavano il momento con fotografie autorivolte.
    Ma nel momento in cui Kleft proferì l'ultima parola, le sorti della battaglia cangiarono:

    "D'accordo allora, io e te, orribile Madonna di Pompei, non rimanderemo più alle calende greche: ti sfido a duello. Combattiamo e riportiamo la pace."

    Il Signore lo guardò con un sorriso poco marcato.
    "Si vis pacem, para bellum, in fondo."

    Il prode Kleft, dalla ferale spada, scese da cavallo (o dalla nave, dipende da come verrà tradotto codesto poema fra seicento quinquenni).
    Si posizionarono l'uno di fronte all'altro. Il Signore, con un atletico slancio, iniziò il menar di spada. Un poderoso affondo, diritto al core altrui, venne parato da Confesveis, l'imponente egida di Kleft.
    Esso contrattaccò con un furioso fendente, il quale sfaldò Convesvi, per poi squarciare le carni del Signore. Esso si accasciò, morente. Esalando il suo ultimo respiro, la sua mente viaggiò nel ricordo di Efestione, suo immortale amato e amante.
    Kleft erse la sua arma bianca verso il grigio ciel; tutt'attorno echeggiarono le grida di successo degli Anti-Froci.

    Ma non era finita qui.

    Rapido come un dardo il pulcino assaltò il vittorioso utilizzando il suo becco come un trapano. Il figlio di Marja venne bucato ovunque, e si procurò talmente tanti fori che una gruviera si suicidò mangiandosi (era allergica ai latticini).

    La guerra, rapida com'era scoppiata, si concluse, e la pace tornò nel mondo.

    Cala il sipario.
    Ci ho messo un anno per trascrivere 'ste cazzo di storie, ma meglio tardi che mai.

    Angolo delle curiosità:

    Come cazzo è nato tutto ciò? (No non deriva da una botta da funghi)

    La R.S.N.S.I.P.I.C., cioè la Raccolta di Storie No-Sense Scritte mentre la Prof. Interroga in Classe, è nata così:
    Io: Ehi Kleft, dimmi un nome e ci faccio una storia!
    Kleft: Caio (è sempre stato un tipo molto fantasioso).
    Io: Ok!
    Le svariate storie sono generalmente ispirate ai tormentoni e alle cose che avevo in testa nel momento della scrittura. Sono tutte improvvisate!


    Perché la candeggina?

    Il suicidio con la candeggina è un vecchio tormentone che inventai in classe. Deriva da Bleach, il primo anime che vidi, che significa candeggina.


    Che cazzo di nome è Allùca?

    Io: Ok ora faccio un'altra storia! Kleft dammi un altro nome.
    Kleft: Allùca (Ma che cazz'?)


    Che cazzo di nome è Kleft?

    Kleft è il nome d'arte del mio ex compagno di banco. Costui è un rapper famoso nella mia città, ecco il link del suo canale youtube se volete ascoltare uno dei pezzi del grande capo della Setta degli Anti-Froci! www.youtube.com/channel/UC6n1HLEVLpA_gsRgEn7BP-Q


    Che cazzo di nome è Aright?

    Io: Ehi Kleft, qual è la lettera che ti piace di meno?
    Kleft: la A.


    Perché così tanti 7?

    PERCHÉ IL 7 È LA MISURA MASSIMA DI TUTTOOOOOO


    Che cazzo sono quei caratteri strambi?

    Credo che molti di voi lo sappiano, in ogni caso è greco.
    Πυθθιλανδια: Puzzilandia.
    Ποσειδών: Poseidon, cioè Poseidone.
    Ζεύς: Zeus.


    Da cosa si è ispirata l'Origine degli Anti-Froci?

    La prof.ssa di inglese ci propinò una sorta di soap opera/sitcom/schifo per allenarci nell'ascolto. Quella che ho riportato nell'Origine della Setta degli Anti-Froci è la trama di uno degli episodi. Vomito. Spero abbiate vomitato anche voi leggendola.


    Che cazzo di nome è Confesvi?

    Confesvi esiste davvero! O meglio, esisteva... ora non c'è più. Che l'abbia preso il Signore dei piselli? Anyway, Confesvi era la scritta presente su un cartello. Si trovava su un edificio di fronte al marciapiede che percorrevamo io e Kleft per arrivare a scuola, e come i passanti della storia, pur ragionandoci, non riuscivamo a capire cosa significasse...
    Eccolo qui: http://oi67.tinypic.com/ezpll3.jpg


    Storia di Efestione

    Poiché non trovavo l'originale (scritto su delle pagine di quaderno strappate come tutte le altre storie), ho dovuta riscriverla sul momento, e devo dire che mi piace di più questa versione!


    Menìa?

    È un termine che ho inventato per descrivere al meglio i sentimenti del Signore dei Piselli. Viene dal greco Μηνις, che significa "furia eroica".


    È stato un piacere farvi perdere altri neuroni. Alla prossima.

    Edited by KingRyuX - 22/11/2017, 21:52
6 replies since 26/1/2016
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